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Emilia Romagna. Sangue, firmata convenzione tra Regione, Avis e Fidas

Obiettivo della Regione è una pianificazione della raccolta in base all’effettivo fabbisogno del sistema, quindi a un migliore uso del sangue, a una maggiore appropriatezza. Venturi: “Confermati il ruolo e l'importanza del volontariato nel sistema regionale e il valore sociale ed etico della donazione".

27 APR - Approvata dalla Regione Emilia-Romagna la nuova convenzione triennale che definisce il ruolo e la partecipazione delle associazioni Avis e Fidas nella rete regionale sangue. "La convenzione, firmata dall’assessore regionale alle politiche per la salute, Sergio Venturi, e dai presidenti regionali di Avis, Andrea Tieghi, e Fidas, Giacomo Grulla, fa riferimento agli obiettivi e agli assetti istituzionali definiti con il Piano regionale sangue e Plasma 2013-2015", spiega una nota della Regione.

“Questa convenzione conferma il ruolo e l’importanza del volontariato nel sistema regionale e quindi il valore sociale ed etico della donazione", ha affermato l’assessore Sergio Venturi. "Il sangue è più che mai oggi una risorsa preziosa, per cui dobbiamo usarlo in modo sempre più oculato e appropriato. Il nostro è un sistema di eccellenza, la sfida è perseguire una sempre migliore qualità, sicurezza ed efficienza, con l’apporto di tutti: in questa direzione va la progressiva introduzione della chiamata del donatore, programmata per appuntamento e in riferimento alla tipologia di emocomponente da donare e al suo gruppo sanguigno”.

“Oggi – prosegue l’assessorato alla Sanità della regione Emilia Romagna nella nota - l’attenzione del sistema sangue regionale è rivolta a una pianificazione della raccolta in base all’effettivo fabbisogno del sistema, quindi a un migliore uso del sangue, a una maggiore appropriatezza; questo significa anche - oltre alla necessità di sangue intero - più attenzione alla raccolta di emocomponenti (in particolare il plasma, da cui vengono ricavati farmaci salvavita)”.

Il documento firmato da Regione, Avis e Fidas “garantisce in premessa il ruolo delle associazioni nella promozione della donazione, nell’organizzazione della chiamata dei donatori e nella raccolta di sangue ed emocomponenti e, inoltre, la più ampia partecipazione di Avis e Fidas alla programmazione regionale”. Si prevede che le associazioni, assieme alla Regione, promuovano e sostengano la donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita e si impegnano a raggiungere gli obiettivi di autosufficienza per il fabbisogno regionale e nazionale. L’attività di raccolta di sangue ed emocomponenti è assicurata e gestita dalle associazioni e dai Servizi Trasfusionali delle Aziende sanitarie sulla base della programmazione regionale.

“Inoltre, una particolare attenzione è rivolta alla formazione e allo sviluppo di buone prassi per favorire il miglioramento della qualità nei processi trasfusionali. In tutta la regione, i volontari di Avis e Fidas sono impegnati a organizzare iniziative per avvicinare i cittadini alla donazione, per informarli, per invitarli a saperne di più su come, dove e perché diventare donatori di sangue”.

La convenzione stabilisce infine le quote di rimborso da parte della Regione alle associazioni per le attività svolte: sia associative sia per la raccolta del sangue (“tali quote, stabilite nel 2008 a livello nazionale, vengono peraltro aggiornate ogni anno con circolare regionale”, precisa la Regione). Il documento approvato dalla Giunta dispone che le Aziende sanitarie entro 90 giorni stipulino con le associazioni le convenzioni attuative locali.
 

27 aprile 2015
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