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Violenze ai sanitari. In Fvg + 20% in un anno, Uil Fpl: “Sia prevista polizia in ogni ospedale”

Un fenomeno in crescita quello sulle violenze al personale sanitario. I punti con maggior rischio sono dove sono presenti le lunghe attese:  pronto soccorso, centri di salute mentale e nelle medicine. Per il segretario generale Uil Fpl, Stefano Bressan, “serve in ogni ospedale la presenza di un poliziotto, oltre che “decongestionare” i pronto soccorso in modo da sgravare gli operatori e alleggerire anche le lunghissime attese presenti”.

14 LUG - Sono stati resi noti i dati sulle aggressioni agli operatori sanitari in FVG nei primi cinque mesi del 2023, raccolti attraverso un’indagine che Uil Fpl. Emerge un aumento del 20% dei casi rispetto l’anno precedente. Fra gli aggrediti compaiono la figura del medico, infermieri, Oss, amministrativi e tecnici. Le persone che da gennaio a maggio hanno segnalato episodi aggressivi sono state 215 distribuite fra 78 Udine, 41 Gorizia (28 da Monfalcone), 52 Trieste, 44 Pordenone. La maggior parte riguarda aggressioni verbali, solo in alcuni casi, con un’incidenza del 20%, passa al contatto fisico fra spinte, uno strattoni e in alcuni casi anche ad uno sputo.

Le segnalazioni che sono pervenute a livello regionale dalle relative figure professionali come il medico, infermiere, Oss, amministrativi e tecnici riguardano le percentuali nell’ordine del 20%, 40%, 30%, 5%, 5%. “La maggior parte delle denunce arrivano da aree critiche a partire da quella dell’emergenza – spiega il Segretario generale Uil Fpl FVG Stefano Bressan - dove si segnalano le maggiori criticità nelle lunghe attese prima delle visite in pronto soccorso, dai CSM per poi passare alle medicine dove le aggressioni sono per lo più “indirette” visto che vengono fatte da parenti o accompagnatori dei pazienti per finire con gli sportelli per il pubblico”.

“L’aumento delle aggressioni – continua Bressan - può essere dettato anche dalla grave carenza di personale della quale soffre tutto il nostro sistema sanitario regionale che porta gli operatori a lavorare con carichi di stress elevatissimi, con un’utenza che deve far i conti con delle liste d’attesa sempre più lunghe che possono alle volte sfociare in comportamenti aggressivi. In questo periodo di ferie estive anche senza avere ancora il dato consolidato delle segnalazioni sappiamo che proprio a fronte di un ulteriore riduzione del personale per permettere le ferie ai colleghi gli episodi di aggressione sono in superiori al resto dell’anno”.

Fra le varie proposte avanzate dalla Uil Fpl c’è la richiesta di introduzione in ogni presidio ospedaliero di una postazione fissa della polizia come previsto anche nel decreto legge bollette che contiene la previsione di postazioni fisse di Polizia di Stato presso le strutture sanitarie. Resta comunque fondamentale per il Segretario generale Uil Fpl FVG Stefano Bressan “decongestionare” i pronto soccorso in modo da sgravare gli operatori e alleggerire anche le lunghissime attese che appunto possono riversarsi in episodi di violenza.

Endrius Salvalaggio

14 luglio 2023
© Riproduzione riservata

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