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Grillo annuncia tagli alla spesa farmaceutica: “Serviranno per intervenire sui ticket, per rimodularli e abolire il superticket”. Nel mirino anche il prezzo dei farmaci per l’epatite C


Lunga intervista del Ministro della Salute al Fatto Quotidiano in cui viene disegnato il perimetro delle misure per la sanità che dovrebbero entrare in Legge di Bilancio. E la farmaceutica è il primo fronte indicato sul quale intervenire: “A fronte di tagli drastici ai servizi della sanità, la spesa per i farmaci è lievitata fino a sfiorare i 30 mld. E questa spesa è esplosa perché non è stata governata”. Grillo torna anche sui vaccini con l’obbligo flessibile: “È lo stesso sistema che usano in Spagna e Germania”. E poi sulla cannabis terapeutica: “Ci vorranno due anni per la partnership pubblico-privato ma intanto raddoppiamo l’import dall’Olanda”.

19 SET - “Stiamo lavorando all’abolizione del superticket e poi vogliamo rimodulare i ticket aiutando le fasce più deboli”. Dopo le indiscrezioni il Ministro della Salute, Giulia Grillo esce allo scoperto e in un’intervista al Fatto Quotidiano disegna il perimetro della manovra sanitaria.

L’abolizione del superticket oggi vale circa 400 mln dopo che l’anno scorso ne erano stati stanziati 60 per una sua riduzione (anche se l’intesa in Stato-Regioni non si è ancora raggiunta) e Grillo annuncia che le risorse verranno da “misure per risparmi mirati” soprattutto sul settore della farmaceutica dove “a fronte di tagli drastici ai servizi della sanità, la spesa per i farmaci è lievitata fino a sfiorare i 30 mld. E questa spesa è esplosa perché non è stata governata”.
 
Per il Ministro quindi occorre “smettere di spendere troppo, cioè male in alcuni settori” e “bisogna intervenire sul costo di farmaci preziosi come quelli per l’Epatite C”. Anche se per Grillo il discorso è più generale: “Si è verificata troppo spesso l’estensione dell’indicazione terapeutica per alcuni prodotti, senza controlli”.

E proprio sulla farmaceutica Grillo anticipa che il Tavolo da lei istituito starebbe per dare le sue prime indicazioni politiche e operative per ridurre la spesa: “Il tavolo ha quasi ultimato un documento di indirizzo politico”.
 
Ma Il Ministro ha parlato anche di vaccini dopo il bailamme estivo tra circolari ministeriali e battaglie interne sugli emendamenti al Dl Milleproroghe. “La linea del Governo era chiara: trovare un equilibrio tra la tutela della salute e l’evitare fenomeni di esclusione sociale e scolastica. Dopodiché io ho ritenuto che lo strumento del decreto legge non fosse quello adeguato. E allora si è scelta la strada del Ddl”. E sull’emendamento Taverna si toglie un sassolino dalla scarpa: “Posso dire che non l’ho condiviso, né nel merito, né nel metodo”.
 
E proprio sul nuovo Ddl che introduce l’obbligo flessibile il Ministro spiega che “è la stessa formula che adottano in Germania e Spagna. Il tema dell’obbligo è giuridico e non scientifico a differenza di quanto sostengono certi ignoranti”. E sempre sui vaccini Grillo ribadisce che si sta lavorando ad un nuovo “piano”. E poi sulla tutela dei bambini immunodepressi: “Rischiano ovunque, non solo a scuola. E per quelli trapiantati non esistono precedenti di contagio negli istituti, perché vengono immunizzati prima dell’intervento”.
 
Nella lunga intervista si parla anche di cannabis terapeutica dove per realizzare la partnership pubblico-privato annunciata Grillo smorza le attese: “Ci vorranno almeno due anni” e nel frattempo evidenzia che per far fronte alle carenze “vogliamo raddoppiare l’importazione dall’Olanda”. Sempre sulla cannabis, questa volta in riferimento a quella ‘light’ Grillo precisa di avere “una posizione molto laica e che il tema non era nel contratto di Governo e quindi andrà trovata una mediazione” con la Lega che è contraria ad una sua legalizzazione.
 
E poi si scaglia contro il parere del Consiglio superiore di sanità che aveva bocciato ‘l’erba legale’: “Non ho condiviso quel pronunciamento perché il Css è entrato in un campo non suo, quello giuridico”. In ogni caso, ad oggi, Grillo confida che il parere dell’Avvocatura dello Stato ancora non è arrivato e quando sarà disponibile “decideremo” insieme agli altri ministeri coinvolti.
 
Infine una battuta sull’allarme Tbc importato dai migranti lanciato dal vicepremier Salvini cui la Grillo aveva già replicato nei giorni scorsi. “Non bisogna strumentalizzare. La Tbc dall’immigrazione arriva, tanto che ne erano affetti alcuni sulla nave Diciotti. Ma il nostro Ssn sa gestirlo anche se è un costo. La psicosi non ci deve essere”.

19 settembre 2018
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