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A Roma vicino Termini apre “Area 95”, un presidio psico sociale per la salute mentale dei senza dimora

“Il presidio non vuole assolutamente sostituirsi ai servizi istituzionali per la salute mentale, quanto piuttosto rappresentare un ponte tra chi vive per strada e soffre di malattie mentali e le istituzioni preposte per favorire la costruzione di modelli sperimentali”. L’assessora alla Salute di Roma Capitale: “Una nuova risposta che sicuramente andremo anche a rafforzare con altri servizi”. A Roma tra i 15mila e i 20mila senza fissa dimora.

09 SET - Un’attività di sostegno psicologico e psichiatrico per persone fragili, vulnerabili e senza dimora che non sono nelle condizioni di accedere autonomamente ai servizi istituzionali per la salute mentale. È questo “Area 95”, il presidio psico-sociale attivo da ieri nei locali di Binario 95, il polo sociale di accoglienza e supporto per senza tetto attivo in via Marsala 95, a Roma. E se Binario 95 è ormai da anni ‘la casa di chi non ha casa’, “Area 95” vuole essere “lo spazio dove i pensieri trovano spazio”. Nel presidio sono, infatti, presenti operatori sociali, psicoterapeuti, psichiatri e personale sanitario, che garantiranno la possibilità di realizzare interventi psicoterapeutici individuali o di orientamento e accompagnamento ai servizi sociali, ma anche quella di supportare gli enti o gli operatori del terzo settore nella gestione di quei casi particolarmente complessi di persone con problematiche psichiatriche che versano in condizioni di emarginazione estrema nelle strade della città.

Un ponte tra chi vive per strada e le istituzioni
“Area 95 è una grande scommessa su quella che è una delle difficoltà maggiori dell’intervento sociale in strada, ossia l’aiuto a persone che non vogliono essere aiutate”, ha spiegato alla Dire Alessandro Radicchi, presidente della Europe Consulting Onlus e fondatore del Polo Sociale Roma Termini, nel corso della presentazione del servizio. “Il presidio non vuole assolutamente sostituirsi ai servizi istituzionali per la salute mentale che già esistono– ha spiegato- quanto piuttosto rappresentare un tramite, un ponte tra chi vive per strada e soffre di malattie mentali e le istituzioni preposte per favorire la costruzione di modelli sperimentali, in sostanza un ulteriore strumento di connessione tra il mondo della strada e quello delle istituzioni sanitarie”. Una nuova azione di sostegno psicologico e psichiatrico per la tutela della salute mentale “di cui oggi c’è ancor più bisogno- ha continuato Radicchi- perché stiamo vivendo una sorta di nuova epidemia post pandemica, quella dei disagi delle persone che non sono riuscite a confrontarsi con la pandemia”.

A Roma tra i 15.000 e i 20.000 senza fissa dimora
“A Roma si contano tra i 15.000 e i 20.000 senza fissa dimora e si calcola che tra il 2-3% di questi non voglia essere aiutato. Parliamo quindi di almeno 600.000 persone. Non tutte hanno problemi psicologici ma una parte sì ed è quindi importante intercettarle”, ha spiegato Giuseppe Riefolo, psichiatra e presidente di Smes Italia parlando dei cosiddetti ‘hard to reach‘, ossia le persone fragili difficili da raggiungere. “L’intervento psicologico e psichiatrico su un soggetto senza dimora permette di cogliere la sofferenza psicologica differenziandola dalla generica emarginazione sociale. Nell’ambito di ‘Area 95’ cercheremo di accogliere la domanda di chi arriva a chiederci aiuto– ha sottolineato Riefolo- di capire cosa si può fare e soprattutto di organizzare dei collegamenti con le strutture che già ci sono sul territorio ma che spesso non sono in contatto tra loro. I senza dimora sono una categoria specifica di disturbo e disagio, hanno bisogno di documenti, spesso non hanno identità, hanno problemi igienici che spesso impediscono loro di accedere ai servizi, hanno bisogno di cure mediche e continuità”.

Il presidio “Area 95” è realizzato nei locali concessi in comodato d’uso da FS Italiane e si inserisce all’interno delle azioni sviluppate dal Protocollo ‘Salute per Tutti’ siglato dall’Assessorato e Dipartimento Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale con istituzioni sanitarie ed enti del terzo settore tra cui in particolare l’IRCCS IFO San Gallicano. L’azione progettuale, realizzata da Binario 95 e SMES Italia (Salute Mentale ed Esclusione Sociale), in collaborazione con il Poliambulatorio Caritas di Roma, è sostenuta dai fondi del progetto Dottor Binario finanziato dalla Regione Lazio alla cooperativa sociale Europe Consulting Onlus.

Il ruolo del Comune
“Dopo l’ambulatorio dermatologico e lo sportello psicologico che abbiamo attivato proprio con il progetto Dottor Binario, oggi- aggiunge Radicchi- si aggiunge un nuovo vagone al nostro treno e con ‘Area 95’ vogliamo cercare di sciogliere un nodo che per tanti anni è rimasto stretto”.
“Ogni azione che mettiamo in campo per chi vive una fragilità e per chi vive in strada è una buona notizia per Roma, vogliamo che niente rimanga indietro per poter rispondere a queste persone che hanno bisogno di tanto aiuto, sono persone che affrontano difficoltà della vita da tanti punti di vista diversi. Quello della salute mentale è uno di questi. ‘Area 95’ è una nuova risposta che sicuramente andremo anche a rafforzare con altri servizi del Comune”, ha sottolineato nel corso della presentazione l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari .

Parola d’ordine: avvicinare
“Questo progetto ha una parola d’ordine che è ‘avvicinare’- ha evidenziato in conclusione Marta Bonafoni, consigliera della Regione Lazio e capogruppo della Lista Civica Zingaretti– io credo che dopo due anni di pandemia e tutte le crisi che ne sono seguite, questo sia un termine fondamentale perché dopo il distanziamento arriva l’avvicinamento, in particolare quello tra sanità territoriale e presa in carico dei fragili e dei fragilissimi. Siamo orgogliosi di essere stati l’innesco di questo percorso– ha continuato Bonafoni- che dai tamponi ai vaccini oggi arriva anche al tema della salute mentale, un tema fondamentale per tutti ma ancor di più per le frange più fragili dei cittadini. Il nuovo servizio di Binario 95, nato all’interno del progetto ‘Dottor Binario’, testimonia anche un modello preciso di governo del territorio basato sulla sinergia tra istituzioni, associazionismo, terzo settore, aziende. Camminare insieme ci consente di costruire azioni migliori, più attente ai bisogni e più efficaci”.

Il servizio nel dettaglio
Il presidio è aperto tutti i giovedì dalle 15 alle 19. L’accesso è gratuito su appuntamento tramite segnalazione telefonica dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 17:00 al numero unico di Binario 95, 06.94.80.95.95, oppure, per chi avesse difficoltà a telefonare, presentandosi all’Help Center per prenotare un colloquio preventivo. Per gli operatori sociali del territorio è inoltre possibile prenotare colloqui di confronto in presenza o on line per la trattazione di casi particolarmente complessi o anche per concordare interventi specifici direttamente in strada.

09 settembre 2022
© Riproduzione riservata

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