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Parco della salute di Torino. Firmato l’accordo di programma

L’obiettivo generale è quello di concentrare in una nuova struttura le attività ad alta complessità fornite dalla Città della Salute e della Scienza di Torino e riorganizzare la rete ospedaliera esistente per garantire la gestione ottimale delle attività a media complessità, che saranno riallocate nell’attuale struttura dell’ospedale CTO assicurando piena risposta ai bisogni di salute della zona Torino sud.

16 NOV - Sottoscritto l’accordo di programma promosso dalla Regione Piemonte, con la Città di Torino, l’Università degli Studi di Torino, l’azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e la Società F.S. Sistemi Urbani, finalizzato alla realizzazione del Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino e alla rifunzionalizzazione dei presidi ospedalieri Molinette, Sant’Anna e Regina Margherita, di futura dismissione.

“L’obiettivo generale – spiega la Regione Piemonte in una nota - è quello di concentrare in una nuova struttura le attività ad alta complessità fornite dalla Città della Salute e della Scienza di Torino e riorganizzare la rete ospedaliera esistente per garantire la gestione ottimale delle attività a media complessità, che saranno riallocate nell’attuale struttura dell’ospedale CTO assicurando piena risposta ai bisogni di salute della zona Torino sud”.

L’intervento si inserisce nel processo di riorganizzazione e razionalizzazione delle attività di assistenza sanitaria che si sta realizzando a livello nazionale ed europeo e prevede la costituzione di un sistema unitario di attività volte alla cura, alla ricerca, alla formazione ed ai servizi alle persone con ruolo, competenze e dimensioni tali da porsi quali interlocutore a livello internazionale del processo di innovazione in campo clinico, organizzativo, gestionale e della ricerca.

Accanto all’importanza che riveste sotto il profilo sanitario, evidenzia la Regione, “il progetto rappresenta dunque una significativa opportunità di sviluppo dell’intero sistema economico-sociale e occasione di riordino e riqualificazione urbanistica-funzionale di un’estesa porzione dell’area sud della città”.

Il nuovo Parco della Salute della Ricerca e dell’Innovazione è parte del più ampio progetto di trasformazione dell’ambito Oval (ex-Avio), localizzato alle spalle del complesso del Lingotto e sul quale è in corso di ultimazione la realizzazione della nuova sede unica della Regione Piemonte.

L’area si estende su di una superficie territoriale di circa 313.000 mq ed è caratterizzata da un elevato grado di accessibilità da tutto il territorio sovraregionale, regionale e metropolitano sia con i mezzi privati sia con i mezzi pubblici.

Per il nuovo Parco si prevede l’edificazione di complessiva di 176.000 m² di slp articolati in quattro poli funzionali strettamente interconnessi:
- Polo della sanità e della formazione clinica  127.000 m²
- Polo della ricerca 10.000 m²
- Polo della didattica 31.000 m²
- Polo della residenzialità o foresteria 8.000 m²
 
“L’accordo – ha commentato Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte - consente di ridefinire le destinazioni urbanistiche dei vari Poli del Parco e dà una prima indicazione per la riqualificazione degli ospedali dismessi. Si tratta di uno degli investimenti più importanti che la Regione si appresta a portare alla fase operativa insieme alla Città della Salute di Novara e che avrà una valenza decisiva per il rilancio del sistema sanitario piemontese. Recuperiamo così anni e anni trascorsi senza che nulla si muovesse per realizzare un progetto che è nell’interesse di tutti gli attori coinvolti”.

Per la sindaca di Torino, Chiara Appendino, “è stato compiuto un buon lavoro, che ha permesso di superare le difficoltà iniziali. Procederemo ora con la ratifica del Consiglio comunale e con la variante urbanistica. Il Parco farà da traino nei confronti del rilancio di una zona della città che sta vivendo momenti di difficoltà”.

“Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato Antonio Saitta, assessore regionale alla Sanità - per il risultato che è stato raggiunto, che ci ha permesso di rispettare i tempi del crono-programma concordato dopo l’approvazione dello studio di fattibilità. Ora dobbiamo continuare con questa modalità di lavoro per portare a compimento la fase realizzativa del Parco della Salute”.

“In questi anni – ha commentato Gianmaria Ajani, rettore dell’Università di Torino - le scienze mediche stanno vivendo un’accelerazione straordinaria e, anche in termini di risorse umane, l’apporto dell’Università al sistema sanitario è in forte ascesa. Oggi infatti il 40% delle prestazioni ospedaliere universitarie (Molinette e San Luigi) è fornito da docenti e ricercatori del nostro Ateneo” .

Per Gian Paolo Zanetta, commissario dell’Aou Città della Salute, “il nuovo Parco rappresenta un’importante scommessa per intercettare i mutamenti e le novità che verranno proposti dalla sanità del futuro”.

Gianfranco Battisti, amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, ha espresso “soddisfazione per la firma dell’accordo, che permetterà di creare una cerniera tra l’attuale ferrovia e il nuovo Parco con importanti attività di servizi per le persone e le imprese”.

SCENARIO DI STUDIO
L’attuazione dell’intervento avverrà in due lotti distinti: i poli della sanità, della formazione clinica e della ricerca costituiscono il primo lotto, mentre i poli della didattica e della residenzialità d’ambito formano il secondo lotto.

Le procedure realizzative e le modalità per garantire la fattibilità e la sostenibilità economico-finanziaria dell’investimento sono state definite per il lotto 1 a partire dalle risorse pubbliche a disposizione (fondi ex art. 20, l. n. 67/1988 dal Ministero della Salute) per una cifra complessiva di 250 milioni di euro e da fondi regionali per una cifra di circa 13 milioni di euro.

La struttura finanziaria più adeguata è stata individuata nel parternariato pubblico privato (PPP) che consente di attrarre capitali privati da remunerarsi mediante un canone di disponibilità delle opere, di gestione dei servizi e di manutenzione degli immobili.

Un terzo lotto, che potrà essere sviluppato separatamente, è costituito dalle aree di FS Sistemi Urbani di 42.000 metri quadrati, che rappresentano una cerniera tra l’infrastruttura ferroviaria e l’ambito del nuovo Parco della Salute. Su tali aree sono previste 62.139 metri quadrati di nuova edificazione con destinazione residenziale privata, residenziale universitaria, commerciale e attività di servizio alle persone ed alle imprese. Lo sviluppo delle citate aree contribuirà a ricomporre il tessuto urbano, anticipando quello che potrebbe rappresentare il futuro collegamento pedonale del Parco della Salute con il quartiere Lingotto, attraverso la realizzazione di una “stazione-ponte”.

16 novembre 2017
© Riproduzione riservata

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