Caso Orbetello. Marroni scrive a Lorenzin: “Mai ricevuto rapporto ispettori Ministero”
di Marzia Caposio
Dopo la dura presa di posizione dei medici in seguito alla pubblicazione sui media del rapporto degli ispettori ministeriali in merito alla giovane donna morta all’ospedale di Orbetello, l’assessore scrive al Ministro e propone anche una nuova “legge nazionale che sancisca la legittimità dei sistemi di reporting e learning e il loro utilizzo a fini esclusivi di analisi e miglioramento organizzativo”.
04 DIC - “Con rammarico ho appreso dai media e dai quotidiani notizie circa il contenuto del rapporto degli Ispettori Ministeriali relativamente al caso della giovane deceduta il 25 agosto scorso presso l'ospedale di Orbetello”. Comincia così la lettera che l'assessore al diritto alla salute
Luigi Marroni ha inviato oggi al ministro Beatrice Lorenzin.
Già in un comunicato inviato due giorni fa l'assessore aveva espresso il proprio appoggio all'azienda sanitaria di Grosseto, e il proprio disappunto per le modalità seguite dagli ispettori ministeriali. Lo stesso disappunto che esprime ora nella lettera al ministro.
"Il testo del rapporto - prosegue la lettera - o le informazioni ufficiali inerenti al rapporto stesso, non sono mai statti trasmessi alla Regione e all'Azienda sanitaria interessata, che pure hanno offerto senza riserve la disponibilità necessaria a far luce sulla vicenda, all'insegna della trasparenza e della collaborazione istituzionale".
Nella lettera, l'assessore Marroni chiede al ministro Lorenzin di ricevere prima possibile tutta la documentazione già in possesso dei mezzi di informazione; e le chiede anche "supporto per correggere la scorrettezza procedurale verificatasi, che rischi di minare la fiducia degli operatori e professionisti del servizio sanitario nel sistema di gestione degli eventi avversi in sanità a livello nazionale, vanificando l'impegno finora profuso da tutte le istituzioni per una sanità che vuole imparare dagli errori per non ripeterli, e che per farlo necessita della collaborazione dei soggetti che nel sistema operano con impegno e spirito di servizio".
L'assessore Marroni avanza anche una
proposta di legge: "Diritto alla giustizia e diritto alla salute non devono entrare in conflitto - dice -, emerge quindi la necessità di un chiarimento sulla materia a livello del quadro legislativo nazionale. La Regione Toscana ha già introdotto, in alcune delibere, provvedimenti a tutela dei sistemi di segnalazione, ma occorre una legge nazionale che sancisca la legittimità dei sistemi di reporting e learning e il loro utilizzo a fini esclusivi di analisi e miglioramento organizzativo: in sostanza, che regolamenti le procedure di utilizzo delle informazioni derivanti dalle inchieste interne".
Marzia Caposio
04 dicembre 2013
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