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Autosufficienza sangue. Ecco il programma 2017. Migliori modelli organizzativi, più monitoraggio e attenzione a medicina trasfusionale


L’obiettivo finale da raggiungere obiettivi è quello complessivo del quinquennio  2016-2020,  fissato con il decreto 2 dicembre  2016, relativo  al Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati, e il decreto e il programma 2017 fissano gli obiettivi relativi ai livelli di domanda, efficienza e produzione di plasma e di medicinali plasmaderivati da raggiungere nelle Regioni per quest’anno. Il PROGRAMMA NAZIONALE.

06 LUG - Il Programma di autosufficienza nazionale per il 2017, su cui le Regioni hanno espresso il loro parere favorevole, sancito con l'accordo Stato-Regioni , individua i consumi storici, i fabbisogni e i livelli di produzione necessari, definisce le linee di indirizzo per il monitoraggio dell’autosufficienza, per la compensazione interregionale e per ii miglioramento della qualità, dell'appropriatezza e della sostenibilità del sistema e gli indicatori per ii monitoraggio e le raccomandazioni per raggiungere gli obiettivi strategici già fissati dal Programma nazionale di autosufficienza del sangue e dei suoi  prodotti  per il 2016.

L’obiettivo finale da raggiungere obiettivi è quello complessivo del quinquennio  2016-2020,  fissato con il decreto 2 dicembre  2016, relativo  al Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati, e il decreto e il programma 2017 fissano gli obiettivi relativi ai livelli di domanda, efficienza e produzione di plasma e di medicinali plasmaderivati da raggiungere nelle Regioni per quest’anno.
 
La produzione programmata di globuli rossi per ii 2017 prevede un incremento (1,8%) rispetto alla produzione a consuntivo 2016;  un modesto  decremento  dei  consumi  (-0,11%; 2.894   unita) è  invece  programmato  rispetto  allo stesso anno.
Il programma prevede per il 2017 il fabbisogno in compensazione pianificata, a carico delle  Regioni  Sardegna, Lazio, Sicilia e Abruzzo, per un ammontare complessivo di circa 52.000 unita a fronte di una potenzialità    complessiva   di   produzione aggiuntiva, nelle Regioni autosufficienti di circa 53.000 unita.
 
Per quanto riguarda gli obiettivi regionali 2017 del Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati, sono declinati per anno in funzione della quantità totale da conferire nel quinquennio e il programma individua per tutte le Regioni,   i  quantitativi   di   plasma   destinato  al frazionamento    industriale    per   il 2017, sostituendo alle indicazioni contenute nel    i  valori   proposti  dalle Regioni, se superiori.
 
In particolare, si prevede un aumento significativo della quantità di plasma raccolto, prevalentemente tramite procedure di aferesi, per le Regioni che presentano un indice di conferimento all'industria convenzionata per il frazionamento industriale inferiore ai 2,8 Kg per mille (dato 2015 )  e un lieve aumento per tutte le altre.
 
Per poter garantire i livelli essenziali di assistenza   trasfusionale   in  modo  omogeneo su tutto il territorio nazionale , il programma 2017 impegna  tutti gli attor i del sistema (Associazioni e Federazioni dei donatori, SRC, Servizi trasfusionali, Regioni. Aziende sanitarie, Servizio trasfusionale delle Forze armate e CNS, il Centro nazionale sangue) a un costante mantenimento e monitoraggio dei programmi definiti e all'adozione tempestiva delle misure necessarie per presidiare eventi, situazioni straordinarie o possibili criticità eventualmente emergenti, anche stagionali.
 
Le Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue e le SRC (Strutture Regionali di Coordinamento) sono tenute, per le rispettive competenze, ad attuare interventi definiti ed efficaci, per contenere la variabilità  infra-annuale  della raccolta del sangue e degli emocomponenti, a modulare la chiamata dei donatori in relazione ai fabbisogni previsti e non prevedibili e ad agevolarne  l’accesso ai Servizi  trasfusionali  e alle Unità di raccolta territoriali. in particolare nella stagione estiva o  in  occasione  di  necessita straordinarie.
 
Per quanto riguarda il monitoraggio 2017, agli strumenti, metodologie e indicatori adottati con i programmi  precedenti,  si aggiungono indicatori di appropriatezza e di raccolta attraverso i quali saranno monitorati lo sviluppo della raccolta di plasma nei Servizi trasfusionali e nelle Unità di raccolta e la promozione del razionale c appropriato  utilizzo dei MPD (medicinali plasmaderivati ) da parte delle Regioni .
Gli indicatori saranno selezionati tra quelli identificati dal decreto del ministro della salute 2 dicembre 2016 "Programma nazionale plasma e medicinali plasmaderivati  2016-2020".
 
Per migliorare l'efficienza della produzione di plasma e i  volumi complessivi raccolti, le Regioni sono chiamate nel 2017 a:





Nel 2017 dovranno essere  implementate e adeguatamente alimentate da parte  de!  CNS, delle Regioni, e delle Aziende di frazionamento titolari delle convenzioni, ciascuna per la propria competenza, le funzioni di SISTRA per ii governo della programmazione, produzione e distribuzione di MPD , e delie compensazioni intraregionale e interregionali di plasma e MPD.
 
ln sintesi, le Regioni sono chiamate a incrementare la produzione di plasma destinato al frazionamento industriale, a perseguire l'economicità e l'appropriatezza  dell'uso clinico dei MPD e a ottimizzare gli scambi  interregionali di prodotti finiti o semilavorati all'interno delle singole aggregazioni e tra le stesse. Questo può consentire secondo il programma 2017 anche di ridurre la spesa associata all'approvvigionamento sul mercato delle quote di MPD non prodotte dall'azienda di frazionamento convenzionata con le Regioni. La spesa nel 2015, anche se in riduzione rispetto al 2014, ammontava a circa 113 milioni di euro.
L'adozione delle linee guida previste dal decreto del  ministro della salute del 2 novembre 2015 per la , prevenz1one della trasfusione evitabile mediante l'implementazione delle strategie tecniche multidisciplinari  e  multimodali del PBM (Patient Blood Management), costituisce un ulteriore elemento strategico per mantenere l'autosufficienza e ha un potenziale significativo impatto sul contenimento dei costi, non solo di quelli associati alla terapia trasfusionale.
 
In considerazione della dimensione, distribuzione e valenza strategica della disciplina di medicina trasfusionale  a livello delta rete ospedaliera del Ssn, del consistente turn­over di personale medico atteso nel prossimo decennio e  di diffusi clementi di criticità nella formazione specialistica e di  base dei medici di medicina trasfusionale, si conferma infine nel programma la necessità di individuare, “di concerto con le istituzioni interessate. anche a livello accademico”, percorsi formativi efficaci  nella disciplina.

06 luglio 2017
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