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Adottato il Piano regionale per future pandemie da virus influenzali

di Elisabetta Caredda

Detto anche PanFlu 2021-2023, il Piano rispetta le raccomandazioni dell'OMS. Nieddu: “Sarà oggetto di monitoraggio e di aggiornamenti in armonia alle modalità e tempi definiti dal Piano nazionale. La Direzione generale della Sanità procederà ora alla stesura definitiva dei documenti attuativi del Piano pandemico regionale, in parallelo anche alla definizione ancora in corso del nuovo assetto del SSR previsto dalla riforma sanitaria”. IL PIANO

08 MAR - Non solo le vaccinazioni contro l’influenza. La Giunta regionale, in virtù dell’accordo sancito nella Conferenza Stato-Regioni del 25 gennaio 2021 sul “Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu 2021-2023)”, elaborato dal Ministero della Salute, ha deliberato nella sua ultima seduta l’adozione del suddetto documento redatto però su base regionale.

L’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, spiega al nostro giornale: “I PanFlu vengono elaborati sulla base delle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e sono adottati dagli Stati membri dell'Unione Europea per prevenire e contrastare i rischi sulla salute. Sappiamo che i virus influenzali si raggruppano in 3 diversi tipi: A, B e C. I primi due sono rilevanti per l’uomo ed in particolar modo i virus influenzali del tipo A sono stati la causa delle pandemie nel corso della storia. Ciò perché quando un virus influenzale di tipo A va incontro a una mutazione maggiore, trattandosi di un virus totalmente nuovo, è in grado di provocare una pandemia anche di rilevanti dimensioni poiché trova una popolazione umana del tutto suscettibile”.

“Il PanFlu 2021-2023 che stiamo oggi venendo ad adottare – prosegue l’assessore - si focalizza quindi sulla preparazione rispetto ad eventuali scenari pandemici da virus influenzali, che possono essere determinati dal concreto rischio di comparsa di nuovi ceppi, e ha lo scopo di facilitare, oltre al processo decisionale, l’uso razionale delle risorse, l’integrazione, il coordinamento degli attori coinvolti e la gestione della comunicazione”.  

Relativamente agli obiettivi del PanFlu regionale, Nieddu evidenzia: “Il Piano fa proprio l'obiettivo generale del PanFlu nazionale di rafforzare la preparedness (preparazione) nella risposta ad una futura pandemia influenzale così da proteggere la popolazione riducendo il più possibile il potenziale numero di casi e quindi di vittime della pandemia, tutelare la salute degli operatori sanitari e del personale coinvolto nell'emergenza, ridurre l'impatto della pandemia influenzale sui servizi sanitari e sociali assicurando il mantenimento dei servizi essenziali, preservare il funzionamento della società e le attività economiche”.

“Il Piano – continua l’esponente di Giunta - definisce ruoli, funzioni, responsabilità e azioni in capo ai diversi attori del SSR. Nella parte generale viene illustrata la catena di comando a livello regionale e a livello locale, e viene definita la composizione e il ruolo del Comitato pandemico regionale. Nelle parti specifiche vengono invece descritte in esteso le azioni da intraprendere a livello regionale e a livello locale in relazione a ciascuna fase pandemica (fase interpandemica, fase di allerta, fase pandemica, fase di transizione). Il PanFlu non potrà che essere dunque oggetto di monitoraggio e di aggiornamenti sempre in armonia alle modalità e tempi definiti dal Piano nazionale”.

Ed in proposito, Nieddu conclude con una puntualizzazione: “La presentazione della prima stesura del Piano pandemico regionale e dei documenti attuativi è stata fatta dalla Direzione generale della Sanità alla data prevista del 31 ottobre 2021. La seconda stesura del Piano è stata poi elaborata a seguito dell’interlocuzione con il Ministero della Salute che in data 2 febbraio 2022 ha formulato proposte e suggerimenti di modifica ed integrazione dei documenti presentati, che sono stati appieno recepiti nel nuovo testo deliberato. Il termine per l'adozione dei Piani pandemici regionali e dei relativi documenti attuativi è stato prorogato al 28 febbraio 2022, mantenendo l’opportunità, dove necessario, di poterli ulteriormente integrare anche se successivamente. Ed ecco che la Direzione generale della Sanità procederà ora alla stesura definitiva dei documenti attuativi del Piano pandemico regionale, in ragione anche della definizione ancora in corso del nuovo assetto del SSR previsto dalla riforma sanitaria”.

Elisabetta Caredda

08 marzo 2022
© Riproduzione riservata

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