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Disabilità grave. Rimborsi insufficienti e ritardi, il caso della Sardegna arriva in Parlamento

di Elisabetta Caredda

Il deputato Lai chiede ai ministri Locatelli, Schillaci e Calderone “un intervento per adeguare i finanziamenti al momento non concessi dalla Regione ai Comuni, e perché venga approvata al più presto, come già avviene in altri paesi europei, una legge per riconoscere un idoneo stipendio ai caregiver”. Cocco: “Domani stesso chiederò la convocazione urgente del Consiglio regionale come previsto dall’articolo 102”. L’interrogazione

09 OTT - Resta irrisolto, in Sardegna, il problema relativo all’insufficienza dei fondi disciplinati della legge 162/98 che ha determinato il taglio dei contributi economici mensili a favore dei disabili gravi dal mese di maggio. Eppure è da giugno/luglio che gli assessorati alla Sanità e Politiche sociali e del Bilancio hanno ricevuto la segnalazione delle difficoltà venute in essere, conseguenti ad un ritardo creatosi nei tempi di rilevazione del fabbisogno che l’ufficio della direzione delle Politiche sociali ogni anno chiede ai Comuni della Sardegna per la loro assegnazione.

Un significativo ritardo quello della Regione considerando che è il sesto mese, questo di ottobre, da quando i caregiver si sono visti tagliare le già poche risorse di questi rimborsi mensili e che sollevato a suo tempo dalle istituzioni coinvolte dalle stesse famiglie in difficoltà, anche attraverso Quotidiano Sanità, è stato ora portato all’attenzione dei ministri per la Disabilità Alessandra Locatelli, per la Salute Orazio Schillaci, e per il Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, dal deputato PD Silvio Lai, della Commissione bilancio della Camera, che ha presentato inoltre una interrogazione.

"I familiari che assistono una persona disabile non possono essere lasciati soli in questo gravoso e delicato compito – spiega il parlamentare Silvio Lai -. Le risorse assegnate ai comuni non sono sufficienti a sostenere questo sforzo che spesso deve essere esercitato h24 e richiede l'ausilio di professionalità. In Sardegna i soldi dei finanziamenti della Regione ai Comuni in base alle legge 162/1988 si sono rivelati largamente insufficienti rispetto alle domande e ai fabbisogni. Si stimano circa 2400 euro in meno a partire dal mese di maggio a persone che hanno anche un basso reddito. Un brutto colpo per le famiglie maggiormente in difficoltà, segnate già dalla grave crisi economica che ha determinato anche il rialzo significativo dei prezzi dei prodotti di prima necessità”.

“Per questo ho presentato una interrogazione ai Ministri per la Disabilità, per la Salute e per il Lavoro e le Politiche sociali – prosegue il deputato - per chiedere di intervenire su questa specifica situazione sarda, ossia per adeguare i finanziamenti al momento non concessi dalla Regione ai Comuni per la successiva assegnazione ai cittadini sia dei contributi economici dedicati ad integrare quanto ingiustamente ridotto, e sia per adeguare gli importi futuri non più all'altezza delle necessità. Le famiglie non possono pagare sulla propria pelle i ritardi burocratici della Regione che per di più sono state lasciate all'oscuro sul loro futuro. Coloro che vivono con bassi redditi debbono essere sostenuti anche perché non tutte le visite e le cure di un disabile grave sono gratuite”.

“Al tempo stesso – conclude sottolineando Lai - ho chiesto al Governo di intervenire sul Parlamento perché venga approvata al più presto, come già avviene in altri paesi europei, una legge per riconoscere un adeguato stipendio ai caregiver, con diritti e tutele per quelle persone che con dedizione si occupano in modo continuativo e costante dell'assistenza di un proprio parente con disabilità".

L’iniziativa di Lai viene accolta dal vice Presidente della commissione Salute del Consiglio regionale, che già in fase di discussione del collegato alla finanziaria, gli inizi di agosto, aveva chiesto di affrontare immediatamente la questione appena venuto a conoscenza.

“Già da tempo avevamo segnalato questa gravissima situazione e non è più tollerabile – tuona Daniele Cocco (Alleanza Europa Verde) al nostro giornale – che la Regione immediatamente non metta mano, attraverso gli assessorati di competenza alla materia, a questo importante problema”.
“I tempi dell’assestamento di bilancio potrebbero allungarsi molto – evidenzia Cocco - e questo è un caso che non può essere più rimandato. Le famiglie con disabili gravi non devono essere lasciate da sole, ancora oltre nei tempi, nelle difficoltà, derivate dal taglio dei contributi mensili della 162, che le vedono allo stremo dei sacrifici e delle forze da ben sei mesi”.

“Bisogna intervenire immediatamente e dare risoluzione al problema – conclude il vice Presidente della commissione Salute -. Domani stesso chiederò la convocazione urgente del Consiglio regionale come previsto dall’articolo 102, ossia senza la necessità di convocare la commissione, come detto è da mesi che questo problema è stato già sollevato, anche dal sottoscritto in Aula, per poter procedere e dare il giusto supporto alle famiglie caregiver che non possono più attendere”.

Elisabetta Caredda

09 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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