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Sardegna. Allarme trapianti: sei pazienti morti in attesa di un fegato. Incontro in Regione


Preoccupati del trend in negativo e di alcune carenze del sistema, a cominciare dall’assenza di un Coordinatore del Centro regionale trapianti a ben tre anni dalla scadenza del mandato di Carlo Carcassi, l'associazione Prometeo Aitf Odv chiede rassicurazioni all'assessore Arru che fa sapere che la nomina, per decreto della Giunta, avverrà non appena l’Ats trasmetterà alla Regione gli esiti dell’istruttoria della commissione di valutazione.

21 SET - Un incontro tra l’assessore alla Salute Luigi Arru e l’associazione Prometeo Aitf Odv per analizzare le criticità del sistema dei trapianti d’organo in Sardegna. A chiedere l’incontro urgente era stata l’Associazione, allarmata dai dati inerenti ai primi 9 mesi del 2018. “Sono stati effettuati solo 44 trapianti (di cui 24 di rene, 18 di fegato, 2 di pancreas e nessuno di cuore) e ci sono stati, purtroppo, addirittura 6 morti in lista di attesa per un trapianto di fegato, un numero mai toccato negli ultimi 10 anni e che rappresenta una sconfitta per il nostro Servizio sanitario regionale. La situazione è allarmante e troppo simile a quella del 2015, quando si registrò il minore numero di trapianti dell’ultimo decennio. Ne furono, infatti, realizzati solo 52 (di cui 34 di rene, 3 di cuore, 14 di fegato e 1 di pancreas), a fronte di una media annua di 78 trapianti complessivi, e si verificarono, inoltre, 3 morti in lista di attesa”.

Una situazione che risente anche dell’assenza di un Coordinatore del Centro regionale trapianti: “Sono, infatti, passati ben tre anni dalla scadenza del mandato del prof. Carlo Carcassi e sappiamo che la procedura di selezione del nuovo Coordinatore è giunta a conclusione. Abbiamo anche ribadito quanto già affermato in passato: alla nostra associazione interessa solo che il nuovo Coordinatore sia capace e fortemente motivato, perché nell'Isola c’è tanto lavoro da svolgere. I suoi natali, invece, per noi sono assolutamente irrilevanti. Su tale punto, l’Assessore ha dichiarato che intende nominare a breve scadenza il nuovo Coordinatore”.

Le altre problematiche affrontate nel corso dell’incontro hanno riguardato il Centro trapianti di fegato: “Il potenziamento del Day Hospital, che si trova ad assistere circa 400 trapiantati con un organico (medici e infermieri) sottodimensionato, e la trasformazione della Terapia semi-intensiva in Rianimazione dedicata ai trapiantati di fegato e pancreas. In particolare – spiega l’associazione - abbiamo chiesto che si sblocchi tale percorso di trasformazione con l’assunzione del personale necessario: almeno 2 medici rianimatori, 4 infermieri e 2 OSS. Su tale questione, l’assessore Arru ha dichiarato di essere assolutamente favorevole e di aver già dato disposizioni in questo senso alla Direttrice generale dell'Azienda ospedaliera "G. Brotzu", la dr.ssa Graziella Pintus”.

La Regione ha quindi fatto sapere che “per la nomina del coordinatore del Centro regionale trapianti, l'ATS ha concluso la procedura di selezione per il conferimento dell'incarico e trasmetterà alla Regione gli esiti dell'istruttoria della commissione di valutazione. Subito dopo, l'assessore della Sanità Luigi Arru provvederà all'adozione del decreto di nomina che per legge è di propria competenza". Così l'Assessorato della Sanità risponde alla richiesta di chiarimenti da parte della Associazione di trapiantati Prometeo AITF ODV.

L’associazione Prometeo Aitf Odv commenta parlando di “incontro costruttivo e realmente teso a superare le criticità segnalate, per le quali urge un intervento dell’assessore Arru. Inoltre, auspichiamo che la nomina del Coordinatore del Centro regionale trapianti sia effettuata entro il mese di settembre. Riteniamo, infatti, che per superare la drammatica situazione denunciata sia fondamentale questa nomina, senza la quale non potrà essere attuato quanto previsto dall’ottima delibera n. 38/29 dell’8 agosto 2017, che ha riorganizzato e rimodernato le funzioni regionali in materia di donazioni, prelievi e trapianti di organi, tessuti e cellule”.

L’associazione, insomma, attenderà “con fiducia” gli atti annunciati dall’Assessore. “Ma poiché i pazienti sardi in lista hanno poco tempo e non possono aspettare i tempi della politica notoriamente lunghi - avverte -, , qualora non venissero posti in essere con rapidità, siamo pronti a una mobilitazione dei trapiantati, delle persone in lista di attesa per un nuovo organo e dei loro familiari”.
 

21 settembre 2018
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