Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Costruire città ‘sane’ aiuta a prevenire il diabete

di Maria Rita Montebelli

Il diabete si combatte non solo a tavola e con i farmaci, ma anche attraverso i piani regolatori delle città, con la costruzione di piste ciclabili e di spazi verdi. Le persone che risiedono in città ‘camminabili’ sono meno obese e si ammalano meno di diabete.

18 GIU - La tendenza degli ultimi 40 anni è stata quella di costruire città progettate per il trasporto veicolare, più che pedonalizzate e questo ha sicuramente dato un contributo importante all’aumentata prevalenza di obesità e di diabete.
Vivere in una città a misura d’uomo e che inviti a camminare, grazie alla realizzazione di percorsi nel verde e di marciapiedi lontani dal traffico, riduce in maniera sostanziale il tasso di obesità, sovrappeso e diabete rispetto alle città dove per gli spostamenti è obbligatorio ricorrere alla macchina.Lo dimostrano due diversi studi presentati al congresso dell’ADA di San Francisco.

Uno studio canadese ha confrontato due popolazioni di adulti, residenti nelle aree metropolitane più pedonalizzate e in quelle meno percorribili a piedi dell’Ontario meridionale, riscontrando un rischio a 10 anni di sviluppare diabete molto inferiore (la riduzione del rischio era del 10-30%) nelle persone residenti nelle città ‘camminabili’. L’altro studio ha dimostrato che le città dove sono possibili gli spostamenti a piedi hanno i tassi più bassi di obesità, sovrappeso e diabete. in particolare, l’incidenza di diabete risulta ridotta del 13% tra le persone che fanno più spostamenti a piedi e aumentata del 6% tra i più sedentari; sul fronte dell’obesità e del sovrappeso, durante i 10 anni di durata dello studio, si è registrata una riduzione del 9% tra gli abitanti delle città ‘camminabili’ e un aumento del 13% nei contesti più sedentari.

“Il modo in cui costruiamo le nostre città – afferma Gillian Booth, Endocrinologo presso il St. Michael's Hospital e l’Institute for Clinical Evaluative Sciences (ICES) di Toronto – impatta notevolmente sul nostro stato di salute generale. Come società abbiamo ‘ingegnerizzato’ l’attività fisica come cosa estranea al nostro modo di vivere, mentre qualunque occasione per fare attività fisica, tipo andare a fare la spesa a piedi, accompagnare a scuola a piedi i nostri figli o semplicemente uscire a fare una camminata, ha un enorme impatto sul rischio di diabete e di sovrappeso”.

“L’ambiente influenza il grado di attività fisica – spiega Marisa Creatore, Epidemiologa presso il Centre for Research on Inner City Health del St. Michael's Hospital di Toronto – Vivere in un quartiere progettato per incoraggiare la gente ad essere più attiva, la rende di fatto più prona a fare attività fisica.” Lo studio dimostra che la gente che vive in contesti ‘camminabili’ ha un rischio di diabete ridotto del 13% a 10 anni; ma questo è vero solo per i giovani e per gli adulti fino a 65 anni, mentre non sembra avere alcun impatto sugli ultra-65enni.

Maria Rita Montebelli

18 giugno 2014
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy