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Medici di famiglia: “Stop agli integratori ‘fai da te’. Si rischia impotenza, ictus ed infarto”


Basta con gli integratori dietetici “fat burner”, quelli che promettono di bruciare il grasso corporeo in poco tempo e a costo zero, e che si acquistano magari on line, su consiglio di amici o del personal trainer. Possono far male, anche molto. È l’allarme lanciato dall’Aimef al 18° Congresso Nazionale appena concluso a Chia (CA).

23 MAG - Basta con gli integratori dietetici “fat burner”, quelli che promettono di bruciare il grasso corporeo in poco tempo e a costo zero. Nel 15% dei casi contengono una percentuale variabile di sostanze non dichiarate, in prevalenza anabolizzanti, che mettono a rischio di effetti collaterali spiacevoli, come l’atrofia testicolare, l’impotenza, ma anche seri danni ad organi come il fegato oppure all’apparato cardiovascolare. È l’allarme lanciato dall’Aimef al 18° Congresso Nazionale appena concluso a Chia (CA).
Spesso, sottolineano gli esperti dell’Aimef, tali rischi sono associati a prodotti venduti on line, al di fuori di qualsiasi controllo da parte delle autorità sanitarie.  “Gran parte degli integratori alimentari incontrollati contiene Efedrina, talvolta anche ad alte dosi, come dimostrano le molte ricerche effettuate negli anni scorsi”, spiega Antonio Ingarozza, della Scuola di Medicina dello Sport dell’Università di Firenze. “Un problema – ha aggiunto - che si è ulteriormente aggravato con la scoperta, fatta da uno studio internazionale condotto in 13 paesi occidentali nel 2001, che nel 15% dei casi gli integratori contengono una percentuale variabile di sostanze non dichiarate, in prevalenza anabolizzanti. La maggior parte delle persone che assumono tali sostanze – continua Ingarozza - non è minimamente consapevole dei rischi che corre, in particolare della possibilità di subire effetti collaterali assai spiacevoli, come un calo della libido, l’atrofia testicolare, l’impotenza, ma anche seri danni ad organi come il fegato oppure all’apparato cardiovascolare, che viene sottoposto ad un accelerazione del processo di aterosclerosi”.
La situazione, evidenziano gli esperti, è decisamente diversa se si fa ricorso, invece, a prodotti provenienti da aziende riconosciute, sulle quali si esercita la costante vigilanza delle autorità preposte. “E’ auspicabile che sul consumo di tali sostanze possa esprimersi il medico di famiglia” commenta il presidente Aimef, Tristano Orlando, sottolineando che una corretta alimentazione renderebbe del tutto inutile l’uso degli integratori, evitando così anche i problemi del loro faticoso “smaltimento” da parte dell’organismo, compito che grava pesantemente su fegato e reni.
 

23 maggio 2011
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