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Può un bicchiere di vino al giorno tenere lontana la fibrillazione atriale?

di Megan Brooks

Bere vino rosso o bianco, in piccole quantità, potrebbe essere utile in termini di prevenzione della Fibrillazione Atriale. Un ampio studio osservazionale condotto in Australia ha fatto emergere un minor rischio di sviluppo della patologia cardiaca con l’assunzione di vino rispetto a birra e sidro, sia negli uomini, sia nelle donne.

30 LUG - (Reuters Health) – Bere piccole quantità di vino bianco o rosso può contribuire a proteggere dalla fibrillazione atriale. L’evidenza emerge da un ampio studio osservazionale australiano che ha analizzato i dati relativi a oltre 400 mila soggetti di mezza età, di cui il 52% donne.

“Il rapporto tra consumo di alcool e fibrillazione atriale è oggetto di interesse da decenni”, dice l’autore principale dello studio, Samuel J. Tu del Center for Heart Rhythm Disorders presso l’Università di Adelaide. “Ciò che non era ben noto prima del nostro studio era la presenza o meno di un’associazione tra consumo di alcool e sviluppo di Fibrillazione Atriale. Abbiamo cercato di chiarire questo punto, anche per capire quale scarso quantitativo o “soglia” potrebbero essere correlati al minor rischio di sviluppare Fibrillazione Atriale”.

Usando la UK Biobank, i ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 403.281 soggetti di mezza età (52% donne), con assunzione di alcool totale e specifica per una bevanda. Durante un follow-up mediano di 11,4 anni, si sono manifestati 21.312 eventi di Fibrillazione Atriale incidente.

È stata osservata un’associazione a forma di J del consumo totale di alcool, con le persone che consumavano meno di sette drink standard del Regno Unito a settimana che presentavano il rischio più basso di sviluppare Fibrillazione Atriale. Un drink standard contiene 8 grammi di alcool.

“I nostri risultati indicano che il consumo responsabile di alcool fino a questa soglia potrebbe essere sicuro per minimizzare il rischio di Fibrillazione Atriale. In particolare, questa soglia si trova al di sotto della quantità attualmente raccomandata dalle linee guida britanniche, australiane, statunitensi e di altri Paesi sul consumo responsabile di alcool”, osserva Samuel J.Tu.

“Inoltre, abbiamo riscontrato che l’assunzione di birra e sidro si correlava a un maggior rischio di Fibrillazione Atriale rispetto al consumo di vino rosso e vino bianco. Questi risultati sono apparsi simili sia negli uomini che nelle donne”.

In analisi specifiche per bevanda, sono state osservate associazioni pericolose tra consumo di birra e sidro e qualsiasi consumo. “Al contrario, il consumo di vino rosso, vino bianco e superalcolici rispettivamente fino a 10, 8 e 3 drink a settimana non si correlava a un rischio aumentato di Fibrillazione Atriale di nuova insorgenza”, aggiunge l’autore principale dell’articolo.”Per coloro che attualmente consumano alcool, bere vino rosso o bianco potrebbe rappresentare un’alternativa più sicura di altri tipi di bevande alcoliche”,

“Non conosciamo esattamente il motivo per cui esistono tali differenze bevanda-specifiche. Potrebbe accadere che le persone che bevono soprattutto birra e sidro in generale abbiano un rischio più elevato di sviluppare Fibrillazione Atriale a causa delle differenze soggiacenti nella loro salute, rispetto a quelle che consumano prevalentemente vino rosso o bianco. Inoltre, è probabile che il vino, in particolare quello rosso, abbia composti unici che potrebbero ridurre il rischio dell’alcool sul cuore”.

Fonte: Journal of the American College of Cardiology (JACC): Clinical Electrophysiology

Megan Brooks

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

30 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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