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Droga. Giovanardi: diminuiscono i consumatori grazie a prevenzione e repressione


Le politiche antidroga dell’Italia “funzionano” e “i dati veri” contenuti del Dipartimento antidroga “lo dimostrano”. Ha esordito così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, Carlo Giovanardi, presentando la Relazione al Parlamento per l’anno 2011. Giovanardi ha contestato ancora una volta l’opinione della Global Commission on Drug Policy sul fallimento della guerra alla droga. “Grazie a una vera politica antidroga”, i consumatori di droga in Italia sono passati da 3.934.450 nel 2008 a 2.924.500 nel 2010, un calo del 25,7%.

30 GIU - Continua il trend in calo del consumo di droga in Italia, e questo decremento è particolarmente significativo tra le fasce più giovani. Risultati “molto positivi” che sono “l'effetto delle politiche antidroga” italiane, che “funzionano” e i dati “veri” contenuti nella Relazione al Parlamento del Dipartimento antidroga “lo dimostrano”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia e al contrasto delle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi ha esordito presentando la Relazione al Parlamento per il 2011 sull consumo di droga in Italia nel corso di una conferenza stampa indetta lo scorso 28 giugno a Palazzo Chigi.

Anche “l’Onu ha riconosciuto all’Italia il merito di aver contrastato il fenomeno con politiche di contenimento molto efficaci”, ha aggiunto Giovanardi. Che ha poi contestato, ancora una volta, il rapporto presentato lo scorso 2 giugno dalla Global Commission on Drug Policy, che propone di dire stop alle politiche repressive, che hanno dimostrato di aver fallito: “Si tratta – ha evidenziato il sottosegretario - di un organismo privato che non ha nulla a che fare con l’Onu, che non condivide quella posizione”.

Giovanardi ha quindi sottolineato come a confermare il successo della politica antidroga del nostro Paese non ci sia solo il calo dei consumi, ma anche l’aumento degli consumatori in trattamento, “segno questo di una maggiore consapevolezza della necessità di interrompere il consumo di droghe”. Ma oltre all’assistenza e alla prevenzione, ci voglio anche politiche di repressione. Infatti, come si legge nella Relazione, “il beneficio delle azioni di deterrenza e di controllo attivate, si evidenziano nella riduzione dei morti e dei feriti in incidenti stradali alcol e droga correlati, oltre che alla diminuzione delle infrazioni per la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti e/o alcol”. Così come anche l'introduzione del drug test dei lavoratori con mansione a rischio ha rilevato una riduzione dei soggetti risultati positivi. “Il sistema generale di contrasto al traffico ed allo spaccio – osserva poi il Dipartimento delle politiche antidroga - ha fatto registrare, inoltre, la positiva diminuzione del numero dei detenuti per violazione del DPR 309/90, e contestualmente l'aumento dei tossicodipendenti usciti dal carcere in applicazione delle misure alternative”.

Passando ai dati, i consumatori di droga in Italia sono passati da 3.934.450 nel 2008 a 2.924.500 nel 2010, un calo del 25,7%. Nell’ultimo anno, in particolare, si è registrato un decremento dei consumi in particolare tra i giovani. Dalla rilevazione realizzata tra 35 mila ragazzi di età compresa tra 15 e 19 anni emerge infatti che ha consumato eroina almeno una volta negli ultimi 12 mesi lo 0,6%, contro lo 0,8% della precedente rilevazione; quelli che hanno usato cocaina sono il 2,1% contro il 2,9%; per la cannabis il 18,2% contro il 18,5%; per gli stimolanti - amfetamine - ecstasy l’1,3% contro 1,7%; per gli allucinogeni il 2,3% contro il 2,7%. In percentuale, questi consumi sono calati del 25% per quanto riguarda l'eroina, del 27,6% la cocaina, l'1,6% la cannabis, il 23,5% gli stimolanti e il 14,8% gli allucinogeni.
A girare di più, tra i giovani, è sempre la cannabis (il 12,9% dei ragazzi può essere considerato consumatore abituale). Più basse le percentuali dei giovani consumatori abituali delle altre sostanze: 0,5% per l'eroina, 1,3% cocaina, 0,8% stimolanti, 1,4% allucinogeni.

Insieme al consumo, diminuiscono in Italia anche le persone che hanno bisogno di trattamento per la dipendenza da droga. Aumentano tuttavia le richieste di cura ai Sert, segno, secondo il Dipartimento, di una maggiore impegno a smettere. I tossicodipendenti con bisogno di trattamento sono passati da 393.490 nel 2009 a circa 338.425 nel 2010. Tuttavia solo il 55% di queste persone è in cura. Ma la richiesta è comunque in aumento: tra il 2009 e il 2010 c’è stato infatti una crescita del 4,7% di richieste di aiuto. A rivolgersi ai Sert sono in particolare i consumatori di eroina (70,1%), seguiti da quelli di cocaina (15,2%) e di cannabis (9,2%).

Continua nel tempo anche il trend in decremento dei decessi droga correlati: se nel 1999 i decessi sono stati 1.002, nel 2010 sono stati 374. “Resta tuttavia critica – ha evidenziato Giovanardi nel corso della conferenza – la situazione dell’Umbria”, con un tasso medio di mortalità acuta droga correlata 5 volte superiore a quello nazionale.
 

30 giugno 2011
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