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Cessione ospedale S. Antonio di Padova. Scintille tra il Dg dell’Aou e l’Anaao

In alcune dichiarazioni rilasciate al Mattino di Padova il Dg Flor definisce “una vergogna che si continui a instillare dubbi e incertezze nei cittadini”, e punta il dito contro i medici. L’Anaao replica: “Vergognosi sono i toni inibitori, unilaterali e antidemocratici del Dg”.


28 OTT - “Siamo indignati dalle dichiarazioni del Direttore Generale dell’Azienda Ospedale-Università Luciano Flor pubblicate su ‘Il Mattino di Padova’ di ieri”. Lo dichiara il una nota l’Anaao Assomed Veneto in riferimento alle parole di Flor sulle proteste contro la cessione dell’ospedale S. Antonio di Padova dall’Ulss all’Aoui. “Non voglio sentir dire che il Sant’Antonio è l’unico ospedale dei padovani’” e “è una vergogna che si continui a instillare dubbi e incertezze nei cittadini” alcune delle parole del Dg a commento della manifestazione del Comitato Ospedale Sant’Antonio di sabato scorso contro il passaggio all’Azienda Ospedaliera. “Dopo la raccolta di almeno 3500 firme contrarie e il sondaggio pubblicato su ‘Il Mattino di Padova’, proprio i cittadini hanno nuovamente manifestato liberamente il proprio dissenso”, osserva l’Anaao.
 
Il sindacato prosegue evidenziando che “dopo che Flor dichiarò erroneamente alla Stampa che i medici contrari al passaggio si contano sulle dita di due mani – ma sono in realtà almeno i due terzi del totale, firme alla mano – a due mesi dal trasferimento siamo al vergognoso paradosso in cui il futuro padrone si lamenta prima ancora di possedere il ‘suo’ bene, usando toni inibitori, unilaterali e antidemocratici. Vergognoso è che fino ad ora medici e operatori sanitari siano stati costantemente allontanati dai processi decisionali su un’operazione così complessa e delicata; vergognoso è che siano state dichiarate persino cure più sicure con l’accorpamento; le incertezze sono quelle create da chi non ha mai dato spiegazioni sensate. Una vergognosa visione sociosanitaria supponente, antidemocratica e per nulla evidence-based, inaccettabile nel 2019. Scopriamo poi da “Il Gazzettino”, sempre ieri, che i sindacati sarebbero stati convocati il 10 novembre. Di domenica? Emozionante apprenderlo prima dalla Stampa che dal datore di lavoro!”, prosegue l’Anaao.
 
Per Mirko Schipilliti, medico al Sant’Antonio e segretario aziendale Anaao Assomed all’Euganea, “tutto questo non è più tollerabile e la dice lunga sulla credibilità e autorevolezza con cui si sta portando avanti un’operazione di trasferimento illogica e sulla dispregiativa considerazione verso i lavoratori. I cittadini devono saperlo. È infatti mortificante vedere come amministratori e politici siano sempre bravi a farsi belli col lavoro degli altri, con la professionalità, competenza, efficienza di medici, infermieri e operatori che con abnegazione e fra mille difficoltà tengono in piedi il Sistema Sanitario e gestiscono la salute di tutti, anche la loro, ma vergognosamente esclusi dalle decisioni”.

“La fretta - conclude la nota sindacale - è cattiva consigliera, e i Direttori Generali, profumatamente pagati, che continuano così a inasprire i rapporti coi lavoratori e i cittadini, avranno comunque una responsabilità pesantissima nel firmare il trasferimento del Sant’Antonio, costretti a rispondere di ogni eventuale omissione, in tutte le sedi, inclusa la Corte dei Conti”.

28 ottobre 2019
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