Riforma Titolo V. Associazioni pazienti: “E’ l’occasione per affermare con più decisione ruolo primario dello Stato in sanità”

Riforma Titolo V. Associazioni pazienti: “E’ l’occasione per affermare con più decisione ruolo primario dello Stato in sanità”

Riforma Titolo V. Associazioni pazienti: “E’ l’occasione per affermare con più decisione ruolo primario dello Stato in sanità”
La Favo ha lanciato un appello, accolto da numerose associazioni di pazienti, affinché sia meglio specificato il ruolo dello Stato nella determinazione e garanzia dei Lea sanitari. Da qui l'appoggio a un emendamento dell'on. Vargiu, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera che non è stato però accolto dal voto in Aula.

La Favo ha promosso un appello (allegato) ai Deputati per la modifica del titolo V della Costituzione, sottoscritto dalle più importanti federazioni ombrello o associazioni di malati di rilevanza nazionale di quasi tutte le patologie al fine di tutelare il diritto alla salute: Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO) – Ass. Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto (Aned) – Diabete Italia – Federazione delle Associazioni Emofilici (Fedemo) – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (AIMA) – Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR) – Associazione Pro Immunodeficienze Primitive Italiane (Pro Idpi) – Federazione italiana incontinenti e disfunzioni del pavimento pelvico (FincoPP) – Duchenne Parent Project – Associazione Persone con Malattie Reumatiche (APMAR) – Associazione per la Lotta all’Ictus cerebrale (A.L.I.Ce Italia) – Associazione Italiana Malformazioni Ano Rettali AIMAR) – Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia (GILS) – Associazione Malati Ipertensione Polmonare (AMIP) – Associazione famiglie di soggetti con deficit dell’ormone della crescita e altre patologie (A.Fa.D.O.C.) – Associazione Italiana Pazienti BPCO – Associazione Italiana Malformazione di Chiari AIMA Child.

Come noto- sottolinea la Favo –  la modifica del Titolo V della Costituzione rappresenta l’irripetibile opportunità di fare recuperare allo Stato centrale il diritto a esercitare i poteri sostitutivi nei confronti delle Regioni inadempienti per quanto attiene gli aspetti sanitari nell’attuazione dei LEA”.

“L’emendamento dell’On. Vargiu, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera – aggiunge la Favo – sempre sensibile alle istanze delle organizzazioni di pazienti, è volto proprio ad assicurare l’estensione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali anche a quelli sanitari”.

L’attuale testo verrebbe pertanto modificato come indicato di seguito:

"Art. 117. – La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea e dagli obblighi internazionali. Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:(…)

m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e socio-*sanitari* che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale; disposizioni generali e comuni per la tutela della salute, per la sicurezza alimentare e per la tutela e sicurezza del lavoro;”

“Poiché è presumibile che l’emendamento venga discusso nei prossimi giorni – conclude la Favo – ci siamo mobilitati convinti dell’opportunità (e conformità) costituzionale di inserire, all’art. 117 Cost., una maggiore specificazione del diritto alla salute, da garantire attraverso i livelli essenziali delle prestazioni e i principi fondamentali di esclusiva competenza statale”.
 
L'emendamento, nel corso della mattinata, è stato respinto dall'Aula di Montecitorio.

10 Febbraio 2015

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