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Fimmg alla Regione: “Troppo facile accusare la medicina generale”

Lettera aperta del segretario regionale Franco Pagano al presidente Marsilio sul documento delle Regioni: “Da iniziali eroi siamo diventati disertori”. Come fosse “nostra la colpa del sistema sanitario sottofinanziato, della disorganizzazione, dei tanti problemi del sistema sanitario per la cui soluzione la Conferenza Stato-Regioni come rimedio salvifico auspica un insensato, costoso, fallimentare ‘passaggio alla dipendenza”.

29 SET - Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal segretario regionale della Fimmg Abruzzo, Franco Pagano, al Presidente della Regione Marco Marsilio, in merito al documento "Prima analisi criticità e possibili modifiche nelle relazioni SSN/MMG in particolare nella prospettiva della riforma dell’assistenza territoriale determinata da PNRR” della Conferenza delle Regioni.

Egregio Presidente,
il documento “Prima analisi critica e possibili modifiche nelle relazioni SSN/MMG in particolare nella prospettiva della riforma dell’assistenza territoriale determinata dal PNRR” elaborato e sottoscritto da tutte le Regioni nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, con il quale si propone il “passaggio alla dipendenza “ dei Medici di famiglia e dei Pediatri di libera scelta, ci ha lasciati sbigottititi per l’interpretazione inesatta, artificiosa e fuorviante dei motivi per i quali sarebbe necessario il passaggio dal rapporto convenzionale a quello di dipendenza. E ancor di più per l’accusa di una inadeguata, scarsa, se non addirittura assente assistenza e cura ai cittadini durante la pandemia.

Sembra, dal documento, che anche per la nostra Regione il Medico di Medicina Generale da figura centrale del SSN, sia diventato la causa di tutte le inefficienze, di tutti i ritardi, di tutte le carenze, di tutte le criticità del sistema sanitario.

Da iniziali “eroi”, con un contributo di tanti Medici di Medicina Generale deceduti a causa della pandemia, siamo diventati “disertori”. Nostra la colpa di un sistema sanitario sottofinanziato da anni che fatica a rispondere ai bisogni vecchi e nuovi dei cittadini, nostra la colpa della disorganizzazione, nostra la colpa dei tanti problemi del sistema sanitario per la cui soluzione la Conferenza Stato-Regioni come rimedio salvifico auspica un insensato, costoso, fallimentare “passaggio alla dipendenza” della medicina generale.

Ci rassicuri, Signor Presidente, che la Regione Abruzzo si è dissociata dai giudizi negativi ed iniqui sui Medici di Famiglia riportati nel documento della Conferenza Stato-Regioni.

Glielo chiediamo perché la Medicina Generale abruzzese merita il riconoscimento per quanto ha fatto durante la pandemia in una condizione di drammatica solitudine.

Inermi, senza aiuto di alcun tipo, sin dall’inizio e durante tutti i successivi mesi, i MMG si sono profusi in un estenuante e gravoso lavoro, anche se poco appariscente agli occhi dei media e di chi non vuol vedere.

Lei sa bene quanto abbiamo dovuto lottare perché la Regione assegnasse qualche mascherina anche ai Medici di Medicina Generale, che, per l’interpretazione di qualche funzionario, veniva fornita solo al personale sanitario dipendente.

I Medici di famiglia hanno dovuto affrontare la prima fase pandemica nudi, senza mezzi di protezione, e tanti sono stati i contagiati. Soltanto dopo mesi ed insistenti richieste è stato “concesso” un minimo di DPI.

Lei ricorderà i pressanti appelli della FIMMG rivolti alla categoria per l’adesione alla compagna di screening e di vaccinazione. Tanti i Medici di famiglia che hanno prestato la loro opera volontariamente e gratuitamente rispondendo all’appello della Regione e dei Sindaci.      

Lei sa bene che non tutte le ASL hanno dato seguito all’accordo regionale sulla vaccinazione anti-covid. Difficoltosa o mancata fornitura di vaccini ai MMG, nessun coinvolgimento della Continuità Assistenziale nei punti vaccinali, scarso e frammentario, da parte delle ASL, il coinvolgimento dei Medici di famiglia, scarsa la collaborazione dei direttori di distretto e delle farmacie aziendali; queste le cause di una campagna vaccinale attuata in maniera confusa, salvo poi incolpare i MMG di scarsa collaborazione.
Quanto all’accusa, contenuta nella bozza del documento, di una medicina generale incapace di far fronte alle normali esigenze dei cittadini, incapace di affrontare la sfida della “cronicità” e restìa ad adeguare l’ACN e l’AIR, le ricordo che la FIMMG da tempo ne chiede la ristrutturazione; operazione indispensabile per permettere ai MMG di affrontare la gestione della cronicità, della prevenzione, della domiciliarità, della residenzialità, della sorveglianza epidemiologica, dell’assistenza H12/24.    

La FIMMG, poi, sin dal 2019 ha proposto alla nostra Regione la costituzione di forme aggregative denominate “microteam”, organizzate in modalità diverse secondo le varie condizioni oro-geografiche e la densità abitativa, dotate di personale di studio, di strumenti di diagnostica, di collegamento in rete, e con retribuzione legata alla valorizzazione delle performance e al raggiungimento di obiettivi di salute.

Ripetutamente abbiamo chiesto che venga data ai MMG la possibilità di assumere personale di studio e di dotare gli studi di strumentazione sanitaria utilizzando i fondi messi a disposizione dal Governo negli ultimi due anni. Le risposte dei dirigenti sempre le stesse: rivedere sì l’AIR, ma solo per operare ulteriori tagli ad uno asfittico finanziamento fermo al 2006.

È facile accusare la Medicina Generale di immobilismo, mentre le ASL spingono sempre di più il MMG verso l’isolamento, negando l’integrazione nelle forme associative, impedendone la costituzione di nuove, osteggiando l’integrazione e la collaborazione, alimentando un clima conflittuale, ostile (per non dire astioso).

Come pensa signor Presidente che il Medico di Medicina Generale senza forme aggregative, senza personale, senza idonea dotazione strumentale, senza collegamento in rete, senza la stretta collaborazione con la specialistica di 1° livello, possa far fronte alla gestione della cronicità e della prevenzione?

Ritiene che il passaggio alla dipendenza della Medicina Generale proposto dalla Conferenza Stato–Regioni sia la soluzione più appropriata?

Ci gratificherebbe, Signor Presidente, il sapere che è stato portato all’attenzione della Conferenza delle Regioni il fatto che in Abruzzo il Medico di Medicina Generale ha saputo garantire da sempre una prossimità e una capillarità, pur in una situazione oro-geografica molto complicata.       

Ci renderebbe giustizia sapere che nella Conferenza è stato rimarcato che per larga parte della nostra Regione il Medico di famiglia è vissuto dai cittadini come unico riferimento certo di una sanità sempre più lontana.                      

Basterebbe, signor Presidente, ricordare ai suoi colleghi governanti regionali che l’Abruzzo ha una superficie di circa 11.000 km2 e conta circa 1.300.000 abitanti di cui circa 293.000 nei quattro capoluoghi di provincia, 355.000 circa nei 14 comuni con popolazione compresa tra 49.000 a 15.000 abitanti e i restanti 650.000 sparsi in 287 comuni di cui la grande maggioranza con una densità abitativa da percentuale a una cifra.

Probabilmente gli annunci ad effetto di certa stampa, l’invocare il passaggio alla dipendenza come la panacea di tutti i mali della sanità, potrebbero far breccia su qualcuno, ma i Medici abruzzesi sapranno spiegare ai cittadini ed ai sindaci delle tante comunità cosa significa perdere la prossimità, la capillarità, il rapporto fiduciario, in una regione che vede metà della sua popolazione sparsa in circa 287 comuni e borghi distanti tra loro e con una bassissima densità abitativa.

Signor Presidente, la medicina generale con dedizione ha sempre dato prova di vicinanza alle istituzioni e ai cittadini in tutte le condizioni, nella normalità quotidiana, nelle calamità naturali, nelle emergenze gravi e meno gravi.

I Medici di Medicina Generale chiedono di sapere se la Regione Abruzzo concorda con l’analisi e i giudizi espressi nel documento della Conferenza Stato-Regioni o se ne dissocia e si aspettano da Lei e dall’Assessore dott.ssa Nicoletta Verì un chiarimento.

Cordialmente

Franco Pagano
Segretario Regionale FIMMG Abruzzo


29 settembre 2021
© Riproduzione riservata

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