Farmaci. Gdf-Dogane Venezia fermano 900.000 dosi di medicinali del valore di 2,3 mln di euro
L'introduzione di farmaci sul territorio nazionale senza le autorizzazioni dell'Agenzia italiana del farmaco è vietata e, pertanto, tutti i prodotti trovati sono stati sequestrati e i responsabili denunciati alla Procura.
09 APR - Sono oltre 900.000 le dosi di medicinali provenienti da paesi extracomunitari che i finanzieri del secondo Gruppo Venezia e i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sequestrato al Porto di Fusina. In fondo ad un semirimorchio sbarcato da una motonave dalla Grecia, nascosti da un carico di merci destinate a varie imprese di logistica italiane, c'erano quattro bancali dal packaging approssimativo. La merce, imballata con cellophane nero, è stata prima controllata con uno scanner mobile e poi 'dal vivo' trovando così "sostanze farmaceutiche di origine asiatica", senza la documentazione obbligatoria e senza autorizzazioni delle autorità sanitarie. Le successive analisi hanno accertato che i prodotti, medicinali ad uso urologico, se venduti avrebbero fruttato circa 2,3 milioni di euro.
L'attività -condotta dalla Gdf con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in virtù del Protocollo d'intesa ad aprile 2023, rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza sui prodotti e la prevenzione degli illeciti doganali. L'introduzione di farmaci sul territorio nazionale senza le autorizzazioni dell'Agenzia italiana del farmaco è vietata e, pertanto, tutti i prodotti trovati sono stati sequestrati e i responsabili denunciati alla Procura.
09 aprile 2025
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