È un’associazione in crescita quella che emerge dalla 91^ Assemblea generale di Avis, tenutasi a Brescia dal 23 al 25 maggio scorso. Le statistiche aggiornate al 31 dicembre 2024 relative ai soci iscritti, ai donatori e alle donazioni riportano tutte il segno più, confermando il trend positivo registrato negli ultimi due anni. Degno di nota il sorpasso dei numeri registrati del 2019, prima cioè dello scoppio della pandemia da Coronavirus che aveva determinato una flessione di tutti i valori. Se tra il 2022 e il 2023 l’incremento rilevato non era comunque riuscito a raggiungere i livelli pre-Covid, ora questa soglia psicologica è stata finalmente superata, segno di una rinnovata fiducia e disponibilità degli italiani verso un gesto semplice ma nel contempo fondamentale per la sopravvivenza di molte persone.
Al 31 dicembre 2024, fa sapere infatti l’Avis, i soci avisini raggiungono quota 1.311.775 e le donazioni tagliano il traguardo dei 2 milioni, per la precisione 2.014.044. “Proprio su questo tema una menzione particolare la meritano le raccolte effettuate mediante la plasmaferesi che, nel 2024, sono state 322.157. Qui la crescita nel corso degli ultimi anni è stata esponenziale, arrivando a superare di quasi 60mila le procedure del 2019, quando si fermarono a 264.090. Si tratta di un risultato perfettamente in linea con la media nazionale che, sempre nel 2024, ha fatto registrare un record per la quantità di plasma conferito alla produzione di medicinali insostituibili nella cura di numerose patologie (oltre 900mila chili)”, spiega l’Associazione.
A sottolineare l’importanza di questi risultati è il presidente di Avis Nazionale, Gianpietro Briola: “La nostra è un’associazione sempre più coesa e attenta alle esigenze del settore trasfusionale e del Paese in generale. Oggi più che mai possiamo ribadire con certezza che il nostro modello associativo è un faro e un esempio di come la generosità possa generare benessere collettivo. Tuttavia, non bisogna abbassare la guardia: diverse sono, infatti, le sfide che ancora ci attendono e che, insieme, possiamo vincere. Questi dati e il recente passato, se pensiamo alla resilienza con cui abbiamo saputo affrontare l’emergenza generata dalla pandemia, ce lo insegnano. Il primo obiettivo che siamo chiamati a centrare è il raggiungimento dell’autosufficienza di farmaci plasmaderivati, mentre il secondo è l’incremento dei donatori più giovani: soprattutto quest’ultimo costituisce l’unica via per favorire quel ricambio generazionale sempre più necessario in una società come la nostra che presenta un incessante processo di invecchiamento demografico”, conclude Briola.
L’assemblea è stata anche l’occasione per presentare l’innovativo assistente virtuale del sito avis.it, una chat istantanea in grado di fornire in pochi secondi le risposte alle più comuni domande sulla donazione e sui criteri di selezione e sospensione. Basato sui più potenti protocolli d’intelligenza artificiale attualmente disponibili, automatizza i processi di ricerca delle informazioni basandosi su una lista di fonti e contenuti accuratamente validati da un’equipe di AVIS Nazionale composta da consulenti medico-scientifici ed esperti di comunicazione digitale. Uno strumento innovativo, unico nel suo genere in Italia, che rappresenta un passo importante verso una comunicazione più efficiente e accessibile, a beneficio sia dei donatori abituali sia di chi si avvicina per la prima volta al mondo della donazione.
Il lancio di questo applicativo avviene a poche settimane dalla Giornata mondiale del donatore, che si terrà sabato 14 giugno. Ispirata allo slogan “Dona sangue, dona plasma. Insieme salviamo vite”, vedrà coinvolte tutte le oltre 3300 sedi AVIS presenti sul territorio nazionale in una serie di iniziative che avranno il duplice obiettivo di ringraziare chi compie regolarmente questo gesto di altruismo e invitare un numero sempre maggiore di persone a dare il proprio contributo.