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Coronavirus. Dalla Regione 250 mila tamponi rapidi gratuiti per i dipendenti delle imprese. Via libera all’intesa con Aiop e Anisap

I test saranno effettuati tramite i medici competenti nell’azienda stessa o attraverso le strutture private accreditate Aiop, Anisap e Hesperia Hospital con il coordinamento dei Dipartimenti di sanità pubblica. Ai lavoratori positivi al test rapido sarà riconosciuto lo stato di malattia. Colla e Donini: “A disposizione strumenti fondamentali per il contenimento del contagio e la sicurezza dei lavoratori. Operazione ponte per arrivare al vaccino in tempi brevi”

12 GEN - Partirà a breve la nuova campagna di screening per individuare all’interno delle aziende produttive, economiche e sociali regionali della Regione Emilia Romagna, i positivi al coronavirus anche tramite tamponi rapidi e che vede valorizzata la figura del medico competente quale punto di riferimento per effettuare i test e gestire le informazioni da inserire nella rete informatica regionale Sole.
 
La Giunta regionale ha approvato le modifiche al protocollo sottoscritto a fine dicembre dai firmatari del Patto per il Lavoro, a integrazione dell’accordo siglato nel novembre scorso con le strutture della sanità privata. Questo consentirà alle aziende produttive della regione di procedere allo screening dei dipendenti, su base volontaria, con test antigenici rapidi da effettuarsi tramite i medici competenti all’interno dell’azienda stessa o attraverso le strutture private accreditate Aiop, Anisap e Hesperia Hospital con il coordinamento dei Dipartimenti di Sanità Pubblica (Dsp) e in particolare dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Spsal) in collaborazione con i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp).
 
Sono 250mila i test rapidi messi a disposizione dalla Regione e destinati a questo screening su tutto il territorio regionale. L’iniziativa è promossa per tutte le aziende e prioritariamente per attività per cui vi siano indicazioni di maggior probabilità di diffusione del contagio: trasporti e logistica, lavorazione carni, grande e media distribuzione organizzata, metalmeccanica, alimentare e ortofrutta, mobile imbottito, assistenza domiciliare comprensiva delle assistenti famigliari, aziende con attività in appalto in genere.
 
“Il protocollo per gli screening volontari sui lavoratori appena sottoscritto con i rappresentanti di Aiop, Anisap, Hesperia Hospital, nonché con le rappresentanze del mondo imprenditoriale e professionale e delle organizzazioni sindacali firmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima, segna un grande passo in avanti nel corpo a corpo contro il virus in questa Regione – affermano gli assessori allo Sviluppo Economico e Lavoro, Vincenzo Colla e alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini – Dopo i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, approvati la scorsa primavera, mettiamo oggi a disposizione di aziende e dipendenti uno strumento fondamentale per l’azione di contenimento del contagio”.
“Intercettare subito i casi di positività – aggiungono gli assessori – è essenziale per evitare la diffusione del virus non solo sul posto di lavoro, ma anche all’interno delle famiglie. Questa azione condivisa per spezzare la pericolosa catena del contagio è un’operazione ponte indispensabile per arrivare nel più breve tempo possibile alla somministrazione del vaccino, avvicinandoci un passo di più alla ripresa della normalità nella vita economica e sociale del Paese”.
 
Dopo la lettera inviata a novembre ai ministri Francesco Boccia e Nunzia Catalfo, ricorda una nota della Regione, perché fosse riconosciuto lo stato di malattia ai lavoratori risultati positivi al tampone antigenico rapido, è stata accolta con particolare favore la circolare dell’8/1/2021 firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Sanità Gianni Rezza, che ha apportato importanti novità prevedendo che “alle persone che risultano positive al test antigenico rapido, anche in attesa di conferma con secondo test antigenico oppure con test molecolare, si applicano le medesime misure contumaciali previste nel caso di test RT-PCR positivo”. Quindi consente il riconoscimento dello stato di malattia.

L’attività di screening promossa a favore dei lavoratori si rivolge prioritariamente alle categorie a rischio per esposizione lavorativa o per frequenza di comunità chiuse. In caso di esito positivo del test rapido, il medico competente provvederà immediatamente a comunicare al lavoratore l’esito del test rapido e contestualmente l’inizio dell’isolamento. Il Dipartimento di Sanità Pubblica (Dsp), estratti i casi positivi dal sistema informativo, procederà, con i relativi provvedimenti, alla formalizzazione delle misure contumaciali con effetti a decorrere dal risultato positivo del test rapido. È, quindi, compito del Medico di medicina generale avviare la malattia.
 

In caso di esito positivo del test rapido, il medico del lavoro all’interno dell’azienda provvederà a prenotare il test molecolare di conferma presso l’Azienda Sanitaria o presso una struttura afferente ad Aiop, Anisap o Hesperia Hospital di Modena, o comunque autorizzata dalla Regione. Anche i risultati del test molecolare saranno registrati nel sistema informatico e comunicati al Dipartimento di Sanità Pubblica che, in caso di positività, procederà alle misure di cautela e ai relativi provvedimenti.
 

12 gennaio 2021
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