Alzheimer. D’Ambrosio Lettieri (CoR): “Risorse certe e centralità bisogni di malati per attuazione Piano nazionale demenze”

Alzheimer. D’Ambrosio Lettieri (CoR): “Risorse certe e centralità bisogni di malati per attuazione Piano nazionale demenze”

Alzheimer. D’Ambrosio Lettieri (CoR): “Risorse certe e centralità bisogni di malati per attuazione Piano nazionale demenze”
Così il componente della commissione Sanità del Senato, commenta il Rapporto presentato ieri dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione della XXIII Giornata mondiale dedicata a questa patologia. "Senza risorse stanziate ad hoc il piano demenze è un libro delle buone intenzioni. Ai malati e ai loro familiari non basta". 

“Garantire con risorse certe l'attuazione del Piano nazionale demenze per la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento terapeutico e assistenziale delle persone affette da morbo di Alzheimer; promuovere idonee iniziative atte a sostenere lo sviluppo della ricerca scientifica nel campo delle malattie neurodegenerative e della demenza; sostenere campagne di sensibilizzazione e di educazione sanitaria della popolazione al fine di migliorarne la consapevolezza e le modalità per rapportarsi alle strutture e agli operatori del Servizio Sanitario Nazionale; cambiare radicalmente l’approccio assistenziale di base: credo non si possa prescindere da questi punti se si vuole vincere la sfida rappresentata da una delle malattie del secolo che conta solo in Italia più di un milione di persone". Così Luigi d'Ambrosio Lettieri (CoR), componente della commissione Sanità del Senato, commenta il Rapporto presentato ieri dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione della XXIII Giornata mondiale dedicata a questa patologia.
 
"Né può bastare fornire indicazioni di principio alle regioni: senza risorse stanziate ad hoc il piano demenze è un libro delle buone intenzioni. Ai malati e ai loro familiari non basta. Ad essere centrali devono essere i bisogni del paziente e dei suoi familiari, dunque la qualità della vita e la dignità della persona. Ciò significa una presa in carico effettiva da una parte, garantendo una continuità assistenziale fondamentale, dall’altra omogeneità di accesso ai servizi, equità e appropriatezza dei livelli essenziali di assistenza, da realizzare con risorse certe", prosegue il senatore.

"Stiamo parlando di malattie (diverse sono le forme di demenza, e tra queste vi è anche l’Alzheimer) che hanno un forte impatto psicologico, economico e organizzativo sulle famiglie dei malati, con un costo a loro carico fino a 30mila euro l’anno (11 milioni il costo diretto dell’assistenza di cui il 73% a carico delle famiglie, secondo il Censis). Da non sottovalutare, poi, la drammatica difficoltà a far fronte ai cambiamenti regressivi causati dalla malattia.
Gli indicatori sulla qualità e l’efficacia dei livelli essenziali di assistenza nelle regioni sono quasi tutti disastrosi. I cittadini segnalano difficoltà di accesso all’assistenza territoriale inaccettabili, con particolare riferimento all’assistenza domiciliare integrata. Lo scorso anno è stato presentato e approvato in Commissione Sanità, in sede di esame della Legge di Stabilità, un ordine del giorno a mia firma che impegnava il Governo ad operare concretamente. Non si può più attendere”, conclude D'Ambrosio Lettieri.

22 Settembre 2016

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