Consiglio superiore di Sanità: “Tutelare i pazienti immunodepressi”
07 MAR - “Tutelare i pazienti immunodepressi permettendo loro di poter frequentare comunità scolastiche dove compagni, più fortunati perché sani, sono scevri, attraverso le vaccinazioni, dal rischio di trasmettere infezioni ad alta patogenicità - quali il morbillo - è scelta largamente improntata alla difesa dei più deboli e in linea con la grande tradizione civile e sanitaria che caratterizza il nostro Paese”. È quanto ha affermato all'
ANSA il neo presidente del Consiglio superiore di sanità (Css),
Franco Locatelli.
“Storicamente - afferma Locatelli nella sua prima dichiarazione pubblica dopo la nomina a presidente del Css, organo consultivo del ministero della Salute - le vaccinazioni hanno contribuito a debellare definitivamente malattie altrimenti fatali, come vaiolo e difterite, o fortemente invalidanti, su tutti valga l'esempio della poliomielite. E da politiche vaccinali estese su larga scala - spiega - hanno tratto significativo beneficio, attraverso quel fenomeno noto come immunità di gregge, anche quei pazienti che, per cause costituzionali o acquisite, non godono di una piena efficienza delle proprie difese immunitarie e che, quindi, non possono aver accesso a trattamenti vaccinali”.
Proprio “tutelare questi pazienti immunodepressi - rileva il presidente del Css - è scelta in linea con la grande tradizione civile e sanitaria del nostro Paese”.
07 marzo 2019
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