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Obesità. La Camera approva ddl unificato che punta a garantire un approccio strutturato e sistemico a prevenzione, diagnosi e cura


Il provvedimento rappresenta un passo significativo nel riconoscimento dell’obesità come sfida sanitaria complessa, sociale e sistemica. L’impianto legislativo approvato, in sintesi, mira a intervenire su più fronti: clinico, educativo, informativo e istituzionale, con un approccio basato su coordinamento interistituzionale, finanziamenti dedicati e valorizzazione della rete territoriale. Il testo passa ora all'esame del Senato. IL TESTO

07 MAG - L'Aula della Camera dei Deputati ha approvato questa mattina in prima lettura il disegno di legge unificato recante "Disposizioni per la prevenzione e la cura dell'obesità". Il provvedimento, che passa ora all’esame del Senato, introduce un nuovo quadro normativo per affrontare la crescente emergenza sanitaria rappresentata dall’obesità. La proposta si compone di sei articoli e punta a garantire un approccio strutturato e sistemico a prevenzione, diagnosi e cura, con una particolare attenzione agli aspetti educativi, informativi e formativi.

Articolo 1 – Principi e finalità
Il primo articolo stabilisce che l’obesità è una malattia progressiva e recidivante, correlata ad altre patologie di interesse sociale, e delinea i principi fondamentali per la sua prevenzione e cura, nell’ottica della tutela della salute e del miglioramento della qualità della vita delle persone affette.

Articolo 2 – Livelli essenziali di assistenza
L’obesità rientra tra le condizioni per le quali devono essere garantite prestazioni sanitarie nei Lea (livelli essenziali di assistenza). I soggetti affetti potranno quindi usufruire delle prestazioni del Ssn finalizzate alla diagnosi e alla cura, assicurando equità nell’accesso.

Articolo 3 – Interventi per la prevenzione e la cura dell’obesità
Il cuore operativo della legge. Si autorizzano fondi specifici per finanziare un programma nazionale: 700.000 euro per il 2025, 800.000 euro per il 2026 e 1,2 milioni di euro annui dal 2027. Le risorse verranno distribuite tra le Regioni tramite decreto del Ministro della Salute, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni. Gli interventi previsti includono:
- Prevenzione dell’obesità e sovrappeso, soprattutto infantile.
- Sostegno all’allattamento al seno.
- Responsabilizzazione dei genitori nell’alimentazione dei figli.
- Agevolazione dell’inclusione sociale, scolastica e lavorativa delle persone con obesità.
- Promozione di attività fisica ed educazione alimentare nelle scuole.
- Campagne informative su stili di vita corretti, tramite media e reti territoriali.
- Educazione alla profilassi dell’obesità e del sovrappeso.
- Migliore conoscenza e accesso ai centri per disturbi alimentari.
Inoltre, il comma 3-bis prevede 400.000 euro annui dal 2025 per la formazione di personale sanitario e universitari in materia di obesità.

Articolo 4 – Osservatorio per lo studio dell’obesità (OSO)
Si istituisce presso il Ministero della Salute l’OSO, con funzioni di monitoraggio, studio e diffusione degli stili di vita. Composto da tre funzionari, opererà senza nuovi oneri per la finanza pubblica e senza compensi ai componenti. Il Ministro della Salute ne definirà annualmente gli obiettivi e presenterà una relazione alle Camere.

Articolo 5 – Informazione
Il Ministero della Salute promuove campagne di informazione, sensibilizzazione ed educazione per diffondere corretti stili alimentari e contrastare la sedentarietà. È prevista una spesa di 100.000 euro annui dal 2025.

Articolo 6 – Disposizioni finanziarie
Gli oneri complessivi del provvedimento (1,2 mln nel 2025, 1,3 mln nel 2026 e 1,7 mln annui dal 2027) saranno coperti mediante riduzione del fondo istituito dalla legge di bilancio 2025. Le altre attività dovranno essere svolte con le risorse già disponibili, senza ulteriori oneri.

Il provvedimento rappresenta un passo significativo nel riconoscimento dell’obesità come sfida sanitaria complessa, sociale e sistemica. L’impianto legislativo approvato, in sintesi, mira a intervenire su più fronti: clinico, educativo, informativo e istituzionale, con un approccio basato su coordinamento interistituzionale, finanziamenti dedicati e valorizzazione della rete territoriale.

07 maggio 2025
© Riproduzione riservata
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