Liberalizzazioni. Istituto Bruno Leoni: “Il cittadino non avrebbe nulla da temere acquistando un farmaco in una parafarmacia”

Liberalizzazioni. Istituto Bruno Leoni: “Il cittadino non avrebbe nulla da temere acquistando un farmaco in una parafarmacia”

Liberalizzazioni. Istituto Bruno Leoni: “Il cittadino non avrebbe nulla da temere acquistando un farmaco in una parafarmacia”
Questa la tesi dell’Istituto in un focus pubblicato oggi in vista della prossima discussione in Cdm del ddl concorrenza. “Le argomentazioni poste a difesa della riserva della vendita dei farmaci di fascia C in capo alle farmacie paiono strumentali e volte esclusivamente a difendere un interesse corporativo, quello dei farmacisti”

Il prossimo 20 febbraio, il Consiglio di Ministri dovrebbe riunirsi per varare la bozza del Disegno di legge sulla Concorrenza predisposta dal Ministero dello Sviluppo Economico in questi mesi, contenente un eterogeneo pacchetto di misure su trasporto pubblico locale, servizi di noleggio con conducente, assicurazioni, energia, poste, sanità privata, professioni e farmacie.
 
Proprio su quest’ultimo tema, ancor prima che il Governo desse il via all’iter parlamentare sul provvedimento, si è scatenata un’aspra polemica a proposito della possibile liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C con obbligo di prescrizione anche nelle parafarmacie e nei Corner GDO dei supermercati.
 
Il tema, a ben vedere, non è nuovo: dopo che l’allora Ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani diede il via, nel 2006, alla liberalizzazione delle farmacie, nel 2011 il governo Monti provò a estenderne gli effetti a tutti i farmaci di classe C, ma il Parlamento oppose una forte resistenza – anche sulla spinta dell’ondata di polemiche sorta a riguardo – e non se ne fece niente.
 
Uno scenario che si ripropone tale quale oggi: secondo i contrari alla liberalizzazione, infatti, questa metterebbe a repentaglio la sicurezza dei pazienti, determinerebbe un aumento della spesa farmaceutica e comporterebbe la probabile chiusura delle farmacie dei piccoli comuni (specialmente quelli rurali).
 
Queste ed altre preoccupazioni sarebbero state avallate, secondo un’opinione estremamente diffusa, da una sentenza della Corte Costituzionale, che avrebbe sottolineato come le regole che ordinano attualmente il servizio farmaceutico italiano siano a garanzia dei cittadini e dell’efficacia dell’assistenza.
 
Tuttavia le argomentazioni poste a difesa della riserva della vendita dei farmaci di fascia C in capo alle farmacie paiono strumentali e volte esclusivamente a difendere un interesse corporativo, quello dei farmacisti.
 
Il cittadino, infatti, non avrebbe nulla da temere acquistando un farmaco in una parafarmacia: quest’ultimo sarebbe ugualmente prescritto con ricetta medica e venduto da un farmacista abilitato, esattamente come accadrebbe se acquistasse lo stesso medicinale in farmacia.
 
Anche le modalità di conservazione del farmaco sarebbero del tutto analoghe. La rete di farmacie regolata da rigidi criteri di programmazione territoriale esistente tutt’oggi, a ben vedere, garantisce certamente l’indotto dei loro titolari; non, invece, i cittadini, alla cui domanda di salute corrisponde un’offerta resa deliberatamente contingentata e costosa.
 
La liberalizzazione, pertanto, costituirebbe un importante passo avanti nell’erosione dei corporativismi che attentano quotidianamente all’economia e all’innovazione del nostro tessuto produttivo e occupazionale; i timori paventati e i presunti endorsements ricevuti, al contrario, non fanno altro che difendere quei corporativismi.
 
L’auspicio, pertanto, è che il prossimo D.L. Concorrenza possa uscire indenne dai duri attacchi che lo aspettano e contenere, nella sua versione definitiva, una effettiva apertura dei canali di vendita per i farmaci non rimborsabili dal SSN.
 
Giacomo Lev Mannheimer
Fellow dell’Isituto Bruno Leoni
 
Leggi l’articolo integrale

Giacomo Lev Mannheimer

17 Febbraio 2015

© Riproduzione riservata

L’Unione Europea lancia il suo primo Piano anti-crisi sanitarie
L’Unione Europea lancia il suo primo Piano anti-crisi sanitarie

Dopo la lezione bruciante della pandemia di COVID-19, l'Unione Europea si dota di una cassetta degli attrezzi condivisa per affrontare le prossime crisi sanitarie. Il Piano, presentato oggi, non è...

Crioconservazione ovociti. Raddoppiata in 10 anni la domanda. Ministero della Salute: “Fenomeno da disciplinare”
Crioconservazione ovociti. Raddoppiata in 10 anni la domanda. Ministero della Salute: “Fenomeno da disciplinare”

Il “social freezing”, la crioconservazione degli ovociti per ragioni non mediche, è un fenomeno in netta crescita in Italia, seppur in un vuoto normativo che il Governo si impegna a...

Rsa. Per la “lungoassistenza” il Ssn paga il 50% delle rette. Pd: “Famiglie allo stremo”
Rsa. Per la “lungoassistenza” il Ssn paga il 50% delle rette. Pd: “Famiglie allo stremo”

Un fondo da 100 milioni di euro annui a partire dal 2026 per l’assistenza ai malati di Alzheimer e altre demenze senili, e assunzioni in deroga ai vincoli di spesa...

Dai vaccini ai test aumentano i servizi in farmacia e meno burocrazia per i pazienti cronici. Ok dalla Camera, il Ddl Semplificazioni diventa legge
Dai vaccini ai test aumentano i servizi in farmacia e meno burocrazia per i pazienti cronici. Ok dalla Camera, il Ddl Semplificazioni diventa legge

Con il via libera definitivo della Camera, il Ddl Semplificazioni diventa legge e porta con sé un pacchetto di novità che promette di cambiare concretamente la quotidianità di pazienti, medici...