Cattani (Farmindustria): “Rimango ottimista, tariffe al 15% è miglior accordo”

Cattani (Farmindustria): “Rimango ottimista, tariffe al 15% è miglior accordo”

Cattani (Farmindustria): “Rimango ottimista, tariffe al 15% è miglior accordo”

Sulle minacce di Donald Trump, di aumentare i dazi su farmaci e vaccini – che “potrebbero arrivare al 250%”, ha detto di nuovo oggi il presidente Usa – “rimango ottimista. Dobbiamo essere realisti e pragmatici, e l’accordo al 15% è il migliore possibile visto che le richieste sono arrivate al doppio e al triplo”. Così all’Adnkronos Salute il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani. “Ma ora si aprono due fronti – aggiunge – Il primo è il completamento da parte dell’amministrazione americana dell’indagine ex articolo 232 del Trade Expansion Act, che riguarda l’importazione di prodotti farmaceutici dall’Ue, che dirà quanto gli Usa siano dipendenti dalle importazioni. Secondo fronte: si apriranno in seno alla Commissione europea le negoziazioni per i dazi per le singole categorie merceologiche. Qui dobbiamo operare per cercare una strada per rendere le categorie come farmaci e vaccini esenti dai dazi”.

Secondo Cattani, le minacce di Trump avranno degli effetti sui cittadini americani. “Ci saranno carenze di farmaci – prevede – un aumento dei costi delle assicurazioni e anche effetti inflattivi. Poi ci saranno altri effetti. Ue e Usa hanno connessioni commerciali sui semilavorati del nostro settore che viaggiano da una parte all’altra dell’Atlantico. Personalmente credo che gli annunci molto forti a cui stiamo assistendo da mesi non ci devono spaventare: oggi il settore pharma è il più strategico del mondo perché missili, droni e algoritmi si possono recuperare in tanti Paesi, ma i farmaci e i vaccini no”.

“La Commissione europea ha una leva molto forte in questo momento, il Governo italiano ha fatto un lavoro eccellente e si è arrivati al 15% dei dazi – analizza Cattani – Ma c’è da fare un salto di qualità. Gli Usa sono un Paese produttore di farmaci, ma anche il più grande importatore, quindi l’Europa deve darsi una strategia che al momento non c’è e che invece deve esserci. La Commissione sta gestendo questa emergenza dazi, ma dobbiamo costruire una strategia e rilancio. Il mio appello è mettere il settore del farmaco in cima all’agenda dell’Ue”.

Sulla richiesta di Trump di vincolare l’entità dei dazi al ritorno della produzione dei farmaci in Usa, “è un’azione legittima di Trump”, commenta Cattani. “Per questo – ribadisce – l’Italia e l’Europa devono avere una strategia e fare come ha fatto la Cina nel 2024, quando dal presidente Xi Jinping annunciò che l’industria farmaceutica e le biotecnologie sarebbero state al centro di una guerra economica mondiale e la Cina doveva prepararsi e così è stato. Facciamolo anche noi”.

 

 

05 Agosto 2025

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