Zaia (Veneto): “Confermiamo il no ai tagli di Renzi”
La natura dei tagli il presidente Zaia l’ha spiegata oggi a Venezia direttamente alle agenzie: "Dietro il burocratese bizantino del paragrafo C.2 della cosiddetta 'Intesa' – incalza Zaia – c'è uno dei più clamorosi tagli dei tanti inseriti in questo testo. Cito il paragrafo perché è un fulgido esempio di come, così come succede in tante altre parti, si possa fare tanto fumo da poter sostenere furbescamente che non ci sono tagli: le risorse relative al trattamento accessorio liberate a seguito delle riorganizzazioni correlate al rispetto degli standard ospedalieri, sono portate permanentemente in riduzione dell'ammontare complessivo dei fondi destinati annualmente al trattamento accessorio'. Qui dietro ci sta il taglio agli stipendi dei medici, anche se per capirlo occorre un corso accelerato di burocratese renziano. Non esiste proprio”.
Zaia ha poi riconfermato i numerosi ‘no’ del Veneto che vanno a comporre il granitico ‘no’ complessivo: “Ancora una volta i tagli sono lineari e dei costi standard, sulla base dei quali il Veneto non dovrebbe scucire un euro avendo i bilanci in attivo da 5 anni, nemmeno l'ombra, anzi c'è un altro meno 240 milioni anche per i Veneti; l'appropriatezza delle prescrizioni incide in forma punitiva sulle tasche dei medici, sanzionati economicamente, e dei cittadini, che dovrebbero pagarsi di tasca la presunta prescrizione inappropriata”.
29 Aprile 2015
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