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Congresso Medicina di genere: ecco i casi dove è essenziale un approccio di genere. Speranza: “Tema centrale per il futuro del Sistema Salute”


Dall’oncologia all’ambiente. Dalla pediatria all’inteligenza artificiale. E molti altri abiti dove è essenziale un approccio di genere messi a fuoco in occasione del decimo Congresso della Società Internazionale di Medicina di Genere, in programma il 16 e 17 settembre a Padova.

16 SET - “Sono lieto di poter portare il mio saluto in occasione di un'assemblea importante e dal grande profilo internazionale, che mette al centro la medicina di genere, un tema che ritengo sia centrale per il futuro del Sistema Salute, a livello globale e anche a livello nazionale”. Questo il messaggio del ministro della Salute Roberto Speranza, inviato in occasione dell'apertura dei lavori del decimo Congresso della Società Internazionale di Medicina di Genere, in programma il 16 e 17 settembre a Padova.

“Il congresso arriva in un momento particolare: siamo ancora in una fase di lotta contro il COVID-19, anche se chiaramente abbiamo armi che consentono di guardare con maggiore fiducia al futuro. Ma la lezione di questi anni dobbiamo metterla con coraggio a valore rispetto alle scelte che dovremo prendere in futuro. Credo ci sia, in qualche modo, oggi, - aggiunge - aperta una finestra di opportunità. Nel senso che le persone, e di conseguenza le Istituzioni, hanno molto più chiaro, dopo questi anni difficili, che la salute è fondamentale e che dobbiamo investirci di più, mettere più risorse. Dobbiamo considerare ogni euro che si mette in politiche per la salute, non come semplice spesa pubblica, ma come il più grande investimento sulla qualità della vita delle persone. La medicina di genere sta esattamente dentro questa sfida: è una dimensione trasversale, che dobbiamo valorizzare in tutti i professionisti sanitari, in tutte le politiche per la salute che dobbiamo mettere in campo”. 

“La presidente del congresso, Giovannella Baggio, è membro del Consiglio superiore di sanità (CSS) - prosegue il ministro – e io ho voluto che la sua voce fosse dentro il massimo organismo consultivo del Ministero della Salute proprio per portarvi la specificità della medicina di genere, che credo sia preziosa per rilanciare e rafforzare il nostro Servizio Sanitario Nazionale”. 

“L’epoca in cui viviamo – ha concluso - non è un tempo come tutti gli altri, è un tempo in cui abbiamo l'opportunità di scrivere una pagina nuova. Ma, per farlo, dobbiamo avere il coraggio di insistere nel difendere la dimensione di universalità del Servizio Sanitario Nazionale, che dà a tutti la stessa possibilità di assistenza e cura. E la medicina di genere è totalmente parte questa sfida fondamentale”.

Nel corso dell’evento scientifico interverranno oltre 60 relatori italiani e internazionali, tra cui Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), e Walter Ricciardi, Professore Ordinario di Igiene e Medicina Preventiva all’Università Cattolica di Roma. 

Le patologie e gli ambiti di intervento sanitario di “genere”. In occasione del congresso la Società Internazionale di Medicina di Genere ha sintetizzato le principali patologie e gli ambiti di intervento sanitario dove è evidente la necessità di un approccio di genere:

- Ortopedia. le donne soffrono più spesso di artrosi e osteoporosi. Ma la fragilità ossea riguarda anche gli uomini ed è sottodiagnosticata.

 - Tumori. la differenza tra uomo e donna nell'espressione clinica e nella biologia del cancro comporta anche una diversa efficacia delle terapie antitumorali, incluse quelle più innovative.

 - Malattie del metabolismo: le donne con diabete hanno il 50 per cento in più di rischio di avere eventi cardiovascolari fatali rispetto agli uomini.

 - Malattie cardiovascolari: sono la principale causa di morte nella popolazione femminile ma le donne assumono meno medicine per il cuore e vanno meno dal cardiologo.

- Malattie neurodegenerative: gli uomini colpiti da Parkinson sono il doppio delle donne, queste ultime però subiscono una più rapida progressione della malattia e hanno minor tasso di sopravvivenza.

- Malattie respiratorie: dall’asma alla Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), passando per il Covid-19, la salute del sistema respiratorio è influenzata dal genere, e vede le donne avvantaggiate.

- Immunologia: dotati di sistemi immunitari che funzionano in modo diverso, donne e uomini rispondono in modo differente alle infezioni, ma anche ai vaccini.

- Antibioticoresistenza: anche la resistenza antimicrobica presenta una differenza di genere; le donne usano antibiotici il 30% in più degli uomini.

- Pediatria: differenze immunitarie tra bambino e bambina caratterizzano la diversa risposta alle infezioni, inclusa quella al Sars-Cov-2.

- Ambiente: dall’alcol al tabacco e l’alimentazione, gli stili di vita sono diversi tra i sessi e possono influenzare insorgenza e sviluppo di malattie.

- Intelligenza artificiale: l’analisi dei Big Data può ridurre le disparità di genere in medicina, costruendo modelli che possono consentire una maggiore precisione nella diagnosi e nella terapia. 

- Formazione: è essenziale che l’Università prepari tutti gli operatori sanitari non solo medici ma anche biologi, psicologi e infermieri a fornire una assistenza genere-specifica.
 
- Identità di genere: sono molte, in Italia, le persone transgender, ma i loro bisogni di salute sono ancora poco studiati mentre le discriminazioni sono una realtà anche in ambito sanitario.

- Disuguaglianze e confessioni religiose: gli stranieri residenti di religioni diverse da quella cristiana sono più di 1,5 milioni, hanno importanti problemi di accesso al Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto se donne.

16 settembre 2022
© Riproduzione riservata

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