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A Catania un confronto nazionale sulla governance dei rischi in sanità: modello di riferimento integrato per sicurezza delle cure


Federsanità Anci Sicilia e Federsanità Nazionale hanno promosso, in collaborazione con Arnas Garibaldi e Azienda Ospedaliera per l’Emergenza Cannizzaro, l’evento dal titolo “Pianificazione strategica e innovazione dei processi di governance dei rischi nelle organizzazioni sanitarie e sociosanitarie”, con l'obiettivo di avviare un confronto per la costruzione di un modello nazionale di gestione integrata del rischio in sanità, superando la frammentazione territoriale e normativa esistente.

09 MAG - Avviare un confronto per la costruzione di un modello nazionale di gestione integrata del rischio in sanità, superando la frammentazione territoriale e normativa esistente.

Con questo obiettivo, Federsanità Anci Sicilia e Federsanità Nazionale hanno promosso, in collaborazione con Arnas Garibaldi e Azienda Ospedaliera per l’Emergenza Cannizzaro, l’evento dal titolo “Pianificazione strategica e innovazione dei processi di governance dei rischi nelle organizzazioni sanitarie e sociosanitarie”, che si è svolto oggi 9 maggio presso il Centro Congressi dell’AO Cannizzaro.

“L’iniziativa costituisce la quarta tappa del percorso di avvicinamento al Trentennale di Federsanità, che sarà celebrato ad ottobre prossimo, e che sta coinvolgendo in tutta Italia i direttori generali associati delle diverse aree territoriali. Con l’evento in Sicilia - ha affermato Fabrizio d’Alba, Presidente Nazionale di Federsanità – mettiamo al centro dell’attenzione quanto il diritto alla sicurezza delle cure rappresenti una componente imprescindibile del diritto costituzionale alla salute. Tuttavia, questo diritto rischia di rimanere un significante vuoto se non viene riletto in chiave attuativa nel contesto attuale di riforma del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso un modello condiviso e integrato che ne declini in modo chiaro tutte le componenti, da quelle multi professionali a quelle tecnologiche e, non da ultimo, quelle finanziarie”.

Secondo Federsanità è arrivato il momento di avviare un cambio di passo, passando da un’applicazione eterogenea delle norme a un vero e proprio modello di riferimento nazionale, che possa essere recepito uniformemente, almeno negli standard normativi e regolamentari, nella pianificazione periodica nelle regioni e nelle Aziende Sanitarie e Sociosanitarie.

“Una governance dei rischi sanitari e socio sanitari in modo integrato ed olistico non è un semplice adempimento normativo – ha dichiarato Giovanni Iacono Presidente di Federsanità Anci Sicilia, Vicario Nazionale e Assessore al Comune di Ragusa con delega alla Sanità - ma uno strumento di sviluppo e di reale diritto alla salute. Consente di anticipare criticità, migliorare la sicurezza dei percorsi di cura e promuovere, più in generale, il benessere organizzativo e la percezione dei propri diritti da parte della Comunità. E’ tempo di elaborare un modello condiviso e validato che dia certezze ai manager, a tutti i professionisti della sanità, ma soprattutto a tutti i cittadini”.

L’iniziativa, che prende avvio dalla programmazione 2025 dell’ “Area Sicurezza delle cure e Responsabilità Sanitaria”, ha riunito rappresentanti istituzionali, professionisti del settore sanitario, esperti giuridici e stakeholder locali e nazionali con l’obiettivo di avviare un confronto attivo e costruttivo sulla gestione integrata del rischio in sanità. “Costruire un modello di riferimento di governance dei rischi – ha dichiarato Luigi Carlo Bottaro, vicepresidente di Federsanità con delega all’Area Sicurezza delle cure e Responsabilità Sanitaria – non è più un’opzione. È una necessità che riguarda esigenze manageriali, benessere organizzativo e la definizione di ambiti chiari di responsabilità per manager e personale sanitario e sociosanitario. In questo panorama, anche le amministrazioni locali devono essere coinvolte come attori della programmazione congiunta, secondo quanto previsto dal DM 77”.

“Serve una visione condivisa e un sistema integrato di gestione del rischio clinico che siano orientati alla sicurezza, alla qualità e alla sostenibilità del sistema”, ha detto nel suo intervento Adriana Modaudo, direttrice esecutiva di Relyens in Italia. Per Modaudo “bisogna lavorare su formazione e cultura della sicurezza, sulla mappatura dei processi, sull’analisi degli incidenti e soprattutto sugli indicatori di performance”. “Naturalmente – ha aggiunto -, sono necessarie la trasparenza e la condivisione dei dati”. “In futuro – ha concluso Modaudo –, la responsabilità civile sanitaria dovrà operare un cambio di paradigma culturale, in cui prevenzione, condivisione del dato e collaborazione saranno al centro del rapporto tra assicuratore e struttura sanitaria”.

L’evento è stato patrocinato da: Ars, Regione Siciliana, Ordine dei medici e degli odontoiatri di Catania, Simla, Opi Catania, Tsrm-Pstrp Catania, Consiglio Ordine Avvocati Catania e Confapi Sicilia.

09 maggio 2025
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