Test antigenici nei studi dei pediatri. Fimp Lazio e CIPe-SISPe-SINSPe: “Faremo la nostra parte, ma solo con Dpi adeguati”

Per le due organizzazioni, “questo è il momento di essere parte della soluzione (e non del problema) per sconfiggere il virus. È indispensabile che ognuno di noi dia il proprio contributo”. Da qui la disponibilità a sostenere i pediatri in questo nuovo impegno, ma “soltanto se adeguatamente protetti attraverso i Dispositivi di Protezione Individuale, per la nostra sicurezza, quella delle famiglie e di tutti i cittadini”.

02 NOV - “La pandemia ha cambiato gli stili di vita di tutti, indistintamente dalla professione” e “qualunque sia il ruolo di ognuno di noi nella vita del nostro Paese, questo è il momento di essere parte della soluzione (e non del problema) per sconfiggere il virus. È indispensabile che ognuno di noi dia il proprio contributo”. Per questo Fimp Lazio e CIPe-SISPe-SINSPe esprimono tutta la loro disponibilità a “garantire il massimo sostegno alla categoria dei Pediatri di Famiglia tutelando ogni singolo Pediatra di Libera Scelta” nel nuovo compito dell’esecuzione dei test antigenici negli studi medici.

“Sappiamo bene che i Pediatri di Famiglia sono già impegnati quotidianamente su più fronti: dalle vaccinazioni ai Bilanci di Salute, dalle visite di controllo ai certificati di riammissione scolastica, etc. unici interlocutori di famiglie preoccupate e disorientate dalle disposizioni di legge che cambiano a ritmi incalzanti.  Sappiamo bene che la pandemia ha cambiato il nostro modus operandi e lo sta facendo ancora. Ora siamo chiamati a fare ancora di più la nostra parte attraverso l’esecuzione dei test rapidi antigenici”.
Ma “tutto ciò - sottolinea - avverrà soltanto se adeguatamente protetti attraverso i Dispositivi di Protezione Individuale, per la nostra sicurezza, quella delle famiglie e di tutti i cittadini. I Pediatri di Libera Scelta faranno la loro parte”.

02 novembre 2020
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