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Formazione e prevenzione delle intossicazioni da funghi consultando gli ispettorati micologici 

di Maurizio Martinelli

14 NOV - Gentile Direttore,
questo in sintesi, il messaggio comunicato nell’ultima circolare ministeriale del 04/11/2024, emanata dall'Ufficio 2 - Igiene degli alimenti ed esportazione (DGISAN), diretto dal Dr. Pietro Noè e coadiuvato dal referente micologo Dr. Domenico Monteleone.

Nonostante i consumatori siano sempre più consapevoli in materia di sicurezza alimentare, anche questo autunno, favorito dalle abbondanti piogge e dalle temperature miti, il consumo dei funghi spontanei ha registrato un tragico aumento di casi di intossicazione causate da funghi velenosi, tra cui l’ingestione della mortale Amanita phalloides.

A tal fine, il Ministero della salute ritiene “necessario istituire una giornata obbligatoria di aggiornamento in Tossicologia Clinica e/o fungina da effettuarsi presso i vari Ordini professionali dei Medici Chirurghi, al fine di fornire al maggior numero di medici possibile un’informazione adeguata sia sulla problematica, sia sulla corretta impostazione diagnostico/terapeutica delle intossicazioni troppo spesso trattate in ritardo ed in maniera inadeguata...”.

Queste intossicazioni sono l’evento tossicologico in assoluto più pericoloso perché coinvolge un numero variabile di soggetti di ogni età (anche bambini di pochi anni) con conseguenze drammatiche. Infatti, ogni anno si registrano numerosi accessi al Pronto Soccorso (P.S.) degli Ospedali per la comparsa di intense manifestazioni gastroenteriche, che nei peggiori dei casi evolvono in decessi, anche collettivi, o in trapianti di fegato.

Purtroppo, le intossicazioni più pericolose hanno una latenza, nella comparsa dei sintomi, dalle 8 alle 24 ore, perciò il paziente, credendo nella commestibilità dei funghi ingeriti, spesso non riferisce al medico curante l’ingestione stessa. Ulteriore pericolo è derivato dalla coincidenza con le sindromi gastrointestinali influenzali. Tutto ciò porta a un gravissimo ritardo nell’applicazione della terapia e condiziona in maniera irreparabile l’esito dell’intossicazione. Infatti, per l’esperienza maturata dai Centri antiveleni ricadenti in alcune Regioni, si è potuto constatare che la prognosi è direttamente collegata al tempo di applicazione della decontaminazione e dell’iperidratazione: maggiore è il ritardo, maggiore è il pericolo di un esito infausto. La maggior parte dei decessi avviene per ingestione di funghi contenenti amatossine, e la sintomatologia all’inizio potrebbe far pensare a sindrome influenzale.

Ancora tanti, troppi incidenti che potevano essere evitati, considerando che nell’intero territorio nazionale sono attivi gli Ispettorati Micologici delle Aziende Sanitarie, istituiti ai sensi della L. 352/93 e DPR 376/95, per offrire un servizio pubblico e gratuito di controllo e prevenzione dei rischi.

Gli Ispettorati micologici sono centri istituiti presso i Dipartimenti di Prevenzione e sanità pubblica, autorizzati ad esaminare ed accertare la commestibilità dei funghi epigei raccolti, e gli operatori sono altamente qualificati, avendo conseguito l’abilitazione regionale di "Ispettore micologo" attraverso corsi di formazione teorico-pratici biennali.

Ricordiamo che le attività degli Ispettorati micologici sono ricomprese nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA 2017) e comprendono:
• Servizio di consulenza e controllo della commestibilità dei funghi raccolti da privati cittadini, presso le sedi e gli orari indicati sul sito ASL, con rilascio di certificato sanitario di commestibilità;
• Consulenza micologica su richiesta dei Pronto Soccorso o reparti ospedalieri, in caso di sospetta intossicazione;
• Controllo dei funghi destinati alla vendita e campionamenti di funghi freschi, secchi o diversamente conservati;
• Predisposizione ed attuazione dei corsi di abilitazione alla vendita per operatori commerciali, ai sensi del DPR n. 376/95;
• Preparazione e divulgazione del materiale informativo in tema micologico.

Il Ministero della Salute, attraverso l'Ufficio 2 - Igiene degli alimenti ed esportazione afferente alla Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, pubblica periodicamente l’elenco degli sportelli gratuiti per il controllo della commestibilità dei funghi alla cittadinanza, e l'ultimo Elenco nazionale, aggiornato al 20 marzo 2024, è consultabile al seguente link Elenco degli Ispettorati micolologici in Italia

La raccolta dei funghi spontanei sul territorio locale è normata da specifici regolamenti emanati dalle singole Regioni e Province autonome, vincolando tale attività ai soli cittadini in possesso dell'attestato di partecipazione ad un Corso di formazione micologica di 14 ore (che può esser organizzato da ASL, Comuni, Province, Enti pubblici/privati e Associazioni micologiche).

La normativa di settore prevede che per una corretta raccolta dei funghi è necessario il possesso dell’attestato di formazione micologica e della ricevuta di pagamento della tassa annuale, il rispetto delle giornate di riposo del bosco e dei limiti quantitativi giornalieri (massimo 3 kg al giorno per persona); inoltre, si evidenzia che è vietato l’utilizzo sia di rastrelli o uncini che possono danneggiare il micelio sotterraneo e compromettere la nascita di nuovi funghi, sia di pratiche che ostacolano la diffusione delle spore fungine nel bosco, fondamentali per la loro riproduzione.

L’Associazione scientifica UNPISI, presieduta dal Tecnico della prevenzione e Micologo Dr. Giovanni Rossi, nel Comunicato stampa del 27.10.2024 ha offerto alcuni principi guida per una corretta raccolta e cottura dei funghi epigei, a cui raccomandiamo un’attenta lettura.

Ricordiamo che molte regioni possiedono una struttura tecnica di riferimento micologico, ad esempio nel Lazio - vedi foto - la ASL Roma 5 eroga corsi di formazione biennali e consulenza micologica su richiesta dei Pronto Soccorso in caso di sospetta intossicazione, inoltre a livello nazionale è operativo il Centro antiveleni (CAV) di Milano quale struttura di riferimento epidemiologico per le intossicazioni e, per quanto riguarda l'intossicazione da funghi, fornisce le indicazioni per una corretta diagnosi e una appropriata terapia, collaborando altresì alla diffusione e alla costante revisione di protocolli per il trattamento clinico-tossicologico.

Maurizio Martinelli
Docente Igiene Alimenti e HACCP, Università Tor Vergata

14 novembre 2024
© Riproduzione riservata

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