Lombardia. Commissione Sanità boccia pdl su Biotestamento e Cannabis
Con voto di maggioranza, la Commissione ha deciso il respingimento delle due proposte di legge di iniziativa popolare. Ora l’Aula dovrà decidere se confermare o ribaltare la deliberazione della commissione. Per la vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi (PD) il voto della commissione è comunque la dimostrazione di “quanto il centrodestra sia arretrato sul tema dei diritti”, su cui “tira avanti senza discutere”. Per Macchi (M5s) un no che “indigna”.
20 DIC - Votato a maggioranza, in Commissione Salute del Consiglio Regionale della Lombardia, il non passaggio all’esame di due progetti di iniziativa popolare su biotestamento e cannabis terapeutica. L’ultima parola sui due provvedimenti tocca adesso all’Aula di Palazzo Pirelli, che a gennaio dovrà decidere se confermare o ribaltare la deliberazione della commissione.
Per il Pd si tratta comunque di un chiaro segnale. “Questo voto - dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale
Sara Valmaggi - dimostra quanto il centrodestra sia arretrato sul tema dei diritti. Hanno tirato avanti per anni senza discutere né questi due progetti di legge né i nostri, di iniziativa consiliare e ora, arrivati a fine legislatura, vogliono affossarli senza discutere. Sul biotestamento, grazie al Pd, c’è oggi una legge nazionale e la Lombardia si adeguerà. Sulla cannabis, invece, si sta giocando sulla pelle dei malati a cui vengono negate alcune terapie efficaci solo per una posizione ideologica. Noi insisteremo fino alla fine”.
Per Paola Macchi, consigliera regionale del M5S, il no del centro destra “indigna perché non solo i malati, ma tutti i cittadini, attendono che la Regione garantisca loro il diritto alla cure più efficaci e un registro dove poter esprimere la volontà di accettare o rifiutare i trattamenti sanitari riconoscendo così la dignità delle persone e il rispetto per le scelte di ognuno. I farmaci cannabinoidi rappresentano poi un importante strumento terapeutico la cui efficacia per la cura del dolore in neurologia e oncologia e per altre patologie è ampiamente dimostrata”.
Anche per la consigliera del M5S “i due no a proposte di legge di iniziativa popolare dicono molto chiaramente quanto il centro-destra sia distante dai bisogni e dalle richieste dei cittadini lombardi”.
20 dicembre 2017
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