Biblioteca virtuale della salute. Il coordinamento dell’attività affidato all’Asl di Biella

Un catalogo con più di 2.000 periodici elettronici acquisiti e diverse centinaia di riviste Open access, 7 banche dati, 398 e-books acquisiti; 10.000 utenti iscritti ed oltre 85.000 login totali. Per Saitta “un’esperienza interessante che merita di essere conosciuta ed estesa non solo tra gli operatori del servizio sanitario”.

17 MAR - Un catalogo con più di 2.000 periodici elettronici acquisiti e diverse centinaia di riviste Open access, 7 banche dati, 398 e-books acquisiti; 10.000 utenti iscritti ed oltre 85.000 login totali: sono i numeri della Biblioteca virtuale della salute (Bvs) della Regione Piemonte che, ad otto anni dal lancio, è sempre più consultata ed utilizzata dagli addetti ai lavori.

Da dicembre dello scorso anno, la gestione del servizio e la relativa funzione di coordinamento sovrazonale delle attività delle biblioteche biomediche, dei centri di documentazione e dei centri per l’informazione esistenti, è affidata all’ASL di Biella e alla sua biblioteca aziendale, la Biblioteca Biomedica Biellese (3BI).

Per l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, “la biblioteca virtuale della salute è un’esperienza interessante che merita di essere conosciuta ed estesa non solo tra gli operatori del servizio sanitario. L’aggiornamento professionale e l’approfondimento scientifico costante sono tra gli elementi che consentono al nostro sistema di essere annoverato tra i migliori a livello nazionale”.
“Come Asl BI – ha sottolineato il direttore generale Gianni Bonelli - siamo orgogliosi di poter contribuire a gestire la Bibilioteca Virtuale per la Salute per tutta la Regione. Un contributo che potremo sviluppare contando sulla partnership con la fondazione 3Bi, offrendo un servizio di supporto alla ricerca bibliografica e rendendo sempre più funzionale l’accesso alla piattaforma on line. L’obiettivo futuro è quello di creare le condizioni affinché la produzione scientifica regionale possa essere valorizzata al meglio”.
 
La premessa che ha portato nel 2009 alla creazione della BVS, sulla scorta delle esperienze della Regione Lombardia e della Provincia autonoma di Bolzano, è che l’attività clinica, molto complessa, rende indispensabile che il personale sanitario abbia accesso ad informazioni di qualità e di facile consultazione e che possa accrescere le sue competenze  nella ricerca documentale e nella valutazione critica delle informazioni.

La qualità delle cure, la loro appropriatezza, l’indipendenza di giudizio su prodotti e farmaci, la conoscenza delle novità terapeutiche, il progresso professionale sono strettamente connessi con la possibilità di ricerca e di approfondimento scientifico da parte di tutto il personale sanitario.

Inoltre, l’attività clinica deve rispondere a criteri scientifici oggettivi che si basano sull’acquisizione di informazioni basate sull’evidenza.

La metodologia conosciuta come Evidence Based Medicine (EBM) o Medicina basata sulle Evidenze comporta che tutte le attività cliniche devono essere valutate secondo criteri scientifici basati su analisi statistiche di efficacia ed efficienza, oltre che sull’esperienza personale dei sanitari.

Infine, la necessità di ridurre i costi della sanità richiede il confronto con studi ed esperienze nazionali e internazionali, che possano orientare verso l’appropriatezza dei trattamenti e delle terapie, riducendo gli interventi inutili e inutilmente costosi.
 
Obiettivi principali della BVS-P:
•    Fornire periodici scientifici e banche dati, utili per l’aggiornamento e la ricerca a tutti gli operatori delle ASR e di ARPA, a partire dalle richieste degli operatori stessi, della Rete delle Biblioteche, dei Referenti aziendali e dalle valutazioni del Comitato Scientifico,
•    formaregli operatori e rafforzare le loro competenze di ricerca documentale e valutazione degli studi scientifici;
•    ottimizzare la spesa regionale, centralizzando gli acquisti

La BVS-P mette a disposizione del personale delle Aziende sanitarie piemontesi periodici elettronici e banche dati attraverso il suo sito internet (www.bvspiemonte.it); si tratta di una biblioteca digitale che non possiede libri o riviste in formato cartaceo.

Dopo l’ inserimento dei propri dati personali, gli operatori vengono riconosciuti dal sistema e possono accedere direttamente agli articoli e ai servizi in abbonamento da qualsiasi postazione internet, a casa o in ospedale (questa possibilità di accedere fuori dall’ambiente di lavoro rappresenta una particolarità in quanto in alcune biblioteche regionali questo non è ancora possibile).

La BVS-P fa parte di una rete di biblioteche biomediche regionali o provinciali che opera da molti anni allo scopo di condividere conoscenze, strategie di acquisto, strumenti. Di questa rete fanno parte le biblioteche regionali della Lombardia SBBL, della Toscana, dell’Emilia Romagna e del Lazio (Biblioteca Alessandro Liberati), oltre alla Biblioteca Biomedica Virtuale della Provincia di Bolzano, e ad altre realtà in formazione.

Accedono alla BVS-P tutte le professioni sanitarie e fruitori della biblioteca sono i medici, ma anche gli infermieri, il personale amministrativo, fisioterapisti, i tecnici, i biologi, i farmacisti e i chimici: le risorse sono acquisite per rispondere ai bisogni di tutti i professionisti della sanità.

 Il numero degli iscritti è costantemente in crescita, in ogni Azienda sanitaria regionale. Il budget di quest’anno è aumentato, e consentirà per l’anno 2017 di far fronte alle principali richieste degli utenti, di rendere sempre più ricca l’offerta.

Le risorse acquisite
Principali risorse degli editori Elsevier, Wiley/Blackwell, Springer, Lippincott WW, New England Journal of Medicine, BMJ, banca dati Cochrane, Pensiero Scientifico Editore, Inferenze, Sole 24 Ore, Leggi d’Italia WK, banca dati Embase, Cis Editore, Springer, Adis, Joanna Briggs database…e altri ancora.

17 marzo 2017
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