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P.A. Bolzano. Information technology: stanziati 30 mln per coinvolgere tutti i professionisti della salute in un'unica rete

"Se confrontato con altre regioni l'Alto Adige attualmente nel settore IT spende di più ottenendo prestazioni inferiori. Le soluzioni in questo ambito non possono essere realizzate in breve tempo". L'obiettivo  è quello di far sì che i medici di medicina generale, i farmacisti, i distretti sanitari ed il territorio nel suo complesso, si sentano parte integrante di un'unica rete

04 DIC - "La messa in rete e l'unificazione dell'IT nella sanità provinciale rappresentano uno dei maggiori cantieri dell'Azienda sanitaria provinciale e la base stessa dell'assistenza sanitaria del futuro" ha sottolineato, questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Masterplan IT 2016 - 18, l'assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker.

L'obiettivo dell'intero progetto è quello di far sì che tutti coloro che fanno parte del sistema dell'assistenza sanitaria provinciale, i medici di medicina generale, i farmacisti, i distretti sanitari ed il territorio nel suo complesso, si sentano parte integrante di un'unica rete. "Auspico" ha aggiunto l'assessora "che questo importante passo possa far sì che ciascuno, nel proprio lavoro quotidiano, si senta inserito in un'unica rete". La Giunta provinciale metterà a disposizione dell'Azienda sanitaria per la realizzazione di questo progetto ulteriori 30 milioni di euro per i prossimi tre anni.
Il direttore generale della ASL, Thomas Schael, ha quindi illustrato nel dettaglio il progetto che intende realizzare nel settore informatico. Nel passato questo settore riguardava quattro distinte aziende sanitarie ed attualmente questi sistemi, che raggruppano complessivamente circa 300 applicazioni, non sono in rete tra loro.

"Se confrontato con altre regioni l'Alto Adige attualmente nel settore IT spende di più ottenendo prestazioni inferiori. Le soluzioni in questo ambito non possono essere realizzate in breve tempo, per questa ragione il nostro Masterplan è articolato in un arco di tempo triennale".
 
Il progetto riguarda cinque settori: l'amministrazione, il coinvolgimento dei cittadini, il settore clinico, l'interfaccia con il territorio e l'infrastruttura. Entro marzo del 2016 il Masteplan IT sarà definito ed il suo finanziamento sarà definito in accordo con la Giunta provinciale. Si passerà quindi alal sua concreta realizzazione attraverso una Ripartizione informatica riorganizzata e ristrutturata in seno all'Azienda sanitaria e con l'ausilio di diversi partner esterni come ad esempio l'Informatica Alto Adige Spa (SIAG).

L'assessora provinciale competente per il settore dell'informatica, Waltraud Deeg, a margine della conferenza stampa ha sottolineato che la digitalizzazione della sanità rappresenta un settore importante delle linee guida del progetto "Alto Adige digitale 2020". Da parte sua il direttore della Ripartizione informatica, Kurt Ferdinand Pöhl, ha rilevato che da una rilevazione condotta tra i cittadini, le associazioni e gli utenti è emersa l'esigenza di un maggiore accesso online.

Secondo Paolo Colli Franzone, direttore dell'Osservatorio Netics "Al centro devono esserci il paziente e la sua assistenza" ed a livello nazionale è necessario recuperare terreno nello sviluppo IT nella sanità. In questo senso è necessario sviluppare soprattutto le quattro P: "Medicina preventiva, predittiva, proattiva e personalizzata". Paolo Locatelli dell'Osservatorio Innovazione digitale in Sanità del Politecnico di Milano ha analizzato la situazione provinciale ed ha quindi evidenziato la necessità di superare i diversi standard utilizzati nei vari Comprensori.

Massimo Mangia di Federsanità-Anci ha rilevato che un moderno sistema di IT deve mettere in rete tra loro, nell'ambito della sanità, l'assistenza di base, l'assistenza sul territorio ed i ricoveri clinici. Le soluzioni non devono portare con sé solamente novità tecnologiche, bensì sfruttare anche i potenziali già disponibili. L'utente dovrà essere in grado di accedere dovunque ai propri dati, mentre le soluzioni standardizzate dovranno consentire al personale specializzato di tenere sotto controllo, nel miglior modo possibile, la salute del paziente, e ciò non solamente quando vi è già necessità di intervenire.
 

04 dicembre 2015
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