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Orsi. L’Ordine dei veterinari si oppone all'abbattimento dell'esemplare che ha ucciso un uomo: “Ingiustificato”

L’animale è oggi è trattenuto in sicurezza nell’area faunistica del Casteller. Per l’Ordine professionale non ce ne è motivo, tanto più che oggi l'orso è custodito in sicurezza, e sollecita i veterinari "a non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia”.

20 APR - I casi di uomini aggrediti dagli orsi in Trentino sta facendo discutere e vede la Giunta contrapposta anche all'Ordine provinciale dei veterinari. Da una parte il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ieri ha firmato il decreto per l'abbattimento di MJ5, l’orso ritenuto responsabile dell’aggressione di un uomo avvenuta lo scorso 5 marzo in Val di Rabbi, e ritiene necessaria anche l'uccisione di JJ4, l'esemplare che solo pochi giorni fa ha aggredito e ucciso un giovane che si trovava nel bosco per correre. Dall'altra l’Ordine provinciale dei veterinari che, almeno per quanto riguarda JJ4, non è dello stesso avviso e “a tutela e garanzia delle figure professionali della categoria dei medici veterinari della provincia”, nonché sottolineando che “che non vi è stato alcun confronto con né il presente Ordine né con altri professionisti veterinari delegati in materia”, invita i veterinari a non mettere in atto alcuna eutanasia dell'animale.

Per l’Ordine dei veterinari lo stato di salute dell’orso Jj4 “non giustifica l'intervento eutanasico nell'urgenza, così come prospettato in conferenza, ma richiede una analisi complessiva della gestione dei plantigradi presenti sul territorio provinciale”. Per l’Ordine, inoltre, “non si rilevano al momento pericoli verso la popolazione” dal momento che l’orso è “catturata e custodita”. L’Ordine dei veterinari ricorda che l'orso è un specie protetta tutelata con legge dello Stato e che “alcune associazioni private si sono offerte di pagare l'eventuale costo di trasporto in altri spazi, anche al di fuori del territorio nazionale, senza alcun aggravio di spese pubbliche”.

Per questo l’Ordine sollecita “i colleghi professionisti veterinari addetti a vario titolo, e iscritti presso l'Ordine della provincia di Trento, di non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia, se non in precedenza concordata con il presente Ordine”.

20 aprile 2023
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