Asfo. Uil Fpl e Nursind: “Ancora da pagare 133mila ore di straordinario”. Dalla Direzione nessuna risposta  

Asfo. Uil Fpl e Nursind: “Ancora da pagare 133mila ore di straordinario”. Dalla Direzione nessuna risposta  

Asfo. Uil Fpl e Nursind: “Ancora da pagare 133mila ore di straordinario”. Dalla Direzione nessuna risposta  
Sempre più distanti le posizioni dei sindacati e quelle della direzione Asfo, chiusa dietro al silenzio stampa. Uil Fpl Fvg e Nursind Fvg: “In Asfo mancano circa 500 sanitari, lo dimostrano le 180.000 ore di straordinarie nel solo 2023, per oltre il 70% ancora non pagate. La direzione ha assunto finora una posizione ostativa, non è disposta mettere mano al bilancio aziendale per pagare gli incentivi ai lavoratori”.

Nell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale mancano circa 500 sanitari, tanto che per coprire turni e servizi è stato necessario richiedere nel 2023 ben 180mila ore di straordinario al personale in servizio. Straordinari pagati solo in piccola parte. Mancherebbero, infatti, all’appello, i pagamenti per ben 133mila ore di lavoro extra effettuato. A denunciarlo la Uil Fpl Fvg e il Nursing Fvg, che sottolineano come da parte della Direzione aziendale non sia stata avanzata alcuna proposta di risoluzione sulla questione.

Sul fronte sindacale, Uil Fpl Fvg, Stefano Bressan e il segretario generale Nursind Fvg, Luca Petruz, spiegano: “Dopo l’abolizione delle Risorse aggiuntive regionali (Rar) voluta dall’Assessore Riccardi e della quale nessuno ha ancora capito come è stata fatta la perequazione, le Aziende sanitarie devono ancora trovare l’accordo definitivo sulla costituzione dei fondi che compenseranno i pagamenti di maggiorazioni, incentivi e indennità precedentemente coperti con le Rar. Anche se è ripresa la contrattazione sindacale in Azienda Asfo, che per altro soffre di una grave carenza di organico stimata di 500 unità e comprovata dalle oltre 180.000 ore di eccedenze orarie prodotte nel solo 2023 dal personale del comparto. Ore, per le quali, a oggi mancano i fondi per pagare almeno 133.000 ore. Nonostante questi pesantissimi dati fatti di carenze e ore in eccedenza, la politica regionale continua ad affermare che gli organici sono sufficienti forse addirittura in eccesso”.

Per i sindacati il confronto con l’Azienda rischia di naufragare perché, a fronte della gravissima carenza di personale che mette a rischio servizi essenziali per la popolazione per la quale si rischia di non garantire i Lea e nonostante le evidenti precarietà del sistema che impediscono adeguate politiche di reclutamento, “la Direzione di Asfo – sottolineano i sindacati – si rifiuta di adottare opportune politiche incentivanti per valorizzare i dipendenti ancora in servizio, che solo attraverso i propri sacrifici consentono la copertura del servizio ricorrendo a turni aggiuntivi e richiami alla rinuncia ai giorni di riposo”.

A riprova di ciò, fanno notare i sindacali, c’è l’ultimo concorso regionale per gli infermieri, bandito da Arcs, poche settimane fa, che ha ricevuto circa 400 domande ma si sono presentati meno di 280 alle prime prove, considerando un ulteriore scrematura ed escludendo gli infermieri che già prestano servizio a tempo determinato ne resteranno per Asfo meno di 10 su 500 riportati dai sindacati.

“Appare del tutto quindi evidente che per l’Azienda – rimarcano Bressan e Petruz – non sarà mai in grado di sanare la grave carenza di personale e, semmai Asfo volesse preservare il sistema sanitario e tutelare gli operatori, occorre attivare le giuste politiche retributive di incentivazione. L’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale è falcidiata dalla grave carenza di personale, le condizioni di lavoro dei dipendenti peggiorano insieme a quelle psicofisiche e la tenuta del sistema sarà messa a dura prova soprattutto nell’imminente periodo di ferie estive mentre, le esternalizzazioni in questa azienda sono continue e incessanti”.

La richiesta di Uil Fpl e Nursind è chiara e non vuole fare sconti perché si sta parlando di personale sanitario che stanno tenendo in piedi un intero sistema di cure a forza di ore su ore e rinunce ad una vita privata. “Per riuscire a pagare le, prevedendo un nuovo modello incentivante per pagare i richiami in servizio su base oraria, sotto 133mila ore eccedenti al personale, si dovrà utilizzare i fondi di bilancio non spesi per le assunzioni. In questo modo si darebbe maggior riconoscimento economico agli operatori in servizio forma di prestazioni aggiuntive La Direzione, d’altro canto, ha assunto finora una posizione ostativa perché non è disposta ad attingere da bilancio aziendale per pagare gli incentivi ai lavoratori”. Concludono le due O.o.S.s.

Endrius Salvalaggio

Endrius Salvalaggio  

13 Maggio 2024

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