Concorso per 439 infermieri in Veneto. Bernini (Cgil Fp Veneto): “Un bandino che copre appena il 10 per cento del fabbisogno”

Concorso per 439 infermieri in Veneto. Bernini (Cgil Fp Veneto): “Un bandino che copre appena il 10 per cento del fabbisogno”

Concorso per 439 infermieri in Veneto. Bernini (Cgil Fp Veneto): “Un bandino che copre appena il 10 per cento del fabbisogno”
Scade giovedì il bando per 439 infermieri dislocati nelle varie Ulss venete. Un investimento considerevole, vista la cifra. Ma conti alla mano, dice Bernini di Cgil Fp Veneto, si poteva e doveva fare di più visto il fabbisogno totale di 4000 infermieri.

Scade giovedì, 11 gennaio, alle ore 18:00, la presentazione delle domande per partecipare al maxi concorso di 439 posti per infermieri a tempo indeterminato, suddivisi per le nove Ulss provinciali oltre che per l’Azienda Ospedale-Università Padova, l’ Azienda Ospedaliera Universitaria integrata di Verona e l’Istituto Oncologico Veneto Irccs. Un numero corposo di assunzioni che varia da un minimo di un solo posto per l’Azienda Ulss n. 6 Euganea e l’Istituto Oncologico Veneto Irccs ad un massimo di novanta cinque posti da infermiere per l’ Azienda Ulss n. 1 Dolomiti.

L’intera procedura sarà gestita da Azienda Zero, con il bando pubblicato al seguente link.

Per Ivan Bernini di Fp Cgil Veneto, però, non si tratta di un maxi-bando ma solo di un concorso che provvederà a soddisfare un decimo del fabbisogno totale. “I posti assegnati dal bando sono totalmente insufficienti, al fabbisogno reale, in quanto rappresentano circa un decimo rispetto la reale necessità – spiega il sindacalista Bernini – senza contare il fatto che nel corso del 2024 ci saranno anche molti pensionamenti. Se il concorso è stato calcolato solo sul fabbisogno ospedaliero, l’intenzione della Regione è quella di affidare le strutture intermedie, comprese le case della comunità, a soggetti terzi? Ci chiediamo.. Come Fp Cgil riteniamo che si poteva e doveva fare di più, e questo nonostante i vincoli imposti dal patto di stabilità, vincoli che vengono addirittura peggiorati in rapporto al prodotto interno lordo. Non si può pensare di continuare a non investire nella sanità pubblica e in chi ci lavora”.

Un suggerimento che il segretario Fp Cgil Veneto dà ad Azienda Zero e che si può decidere fin d’ora, che subito dopo il concorso, vengano chiamati tutti gli idonei che si formeranno nella graduatoria evitando, magari, di fare preselezioni in futuro.

Parlando di fabbisogno di personale nella regione Veneto Bernini parla di una carenza stimata di circa quattromila infermieri, cifra anche “affermata dall’assessore Manuela Lanzarin, recentemente. Siamo di fronte da tempo ad una vera e propria emergenza, sia negli ospedali che nelle case di cura e nel territorio. Il personale è stremato da turni massacranti e oltre alle lavoratrici e ai lavoratori a farne le spese sono gli utenti”, conclude il numero uno di Cgil Fp Veneto.

Endrius Salvalaggio

Endrius Salvalaggio 

09 Gennaio 2024

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