Infermiere di comunità. Dal workshop di Nuoro i vantaggi del nuovo modello di assistenza territoriale in un’ottica One Health

Infermiere di comunità. Dal workshop di Nuoro i vantaggi del nuovo modello di assistenza territoriale in un’ottica One Health

Infermiere di comunità. Dal workshop di Nuoro i vantaggi del nuovo modello di assistenza territoriale in un’ottica One Health
Durante il workshop promosso dalla Asl 3 si è discusso di medicina di prossimità. Cannas: “Abbiamo parlato di tele assistenza, di telemedicina e anche dell’ Infermiere di comunità. Quest’ultima rappresenta una figura sanitaria che presidierà il territorio per iniziative innovative nuove che sono fondamentalmente legate alla telemedicina, telemetria, televisita e teleassistenza”.

Prosegue l’attività e l’interesse della ASL n. 3 di Nuoro nel dar forma al progetto mirato a realizzare un nuovo modello di assistenza territoriale di prossimità, finalizzato a portare maggiori risposte ai bisogni di salute che siano il più vicino possibile ai cittadini.

Sul tema, martedì nella sala conferenze dell’Ospedale San Francesco di Nuoro, si è svolto un workshop dal titolo “Il nuovo modello di assistenza territoriale in un’ottica One Health”. “Un termine che sta a indicare letteralmente ‘una sola salute’ – spiega in una nota la Asl 3 -, in un nuovo approccio nel quale le collaborazioni interdisciplinari e le interazioni tra i professionisti, anche a livello locale, possono rappresentare un nuovo schema di gestione che contribuisce a rendere efficace e sostenibile l’organizzazione del sistema sanitario”.

Sentito da Quotidiano Sanità, il direttore generale Paolo Cannas sottolinea: “Durante il workshop abbiamo discusso di prospettiva che l’Azienda sanitaria che dirigo dovrà avere per i prossimi anni, abbiamo parlato di quella che è una delle nostre iniziative che riteniamo più forti, più all’avanguardia, che è la medicina di prossimità. Abbiamo quindi parlato di tele assistenza, di telemedicina e anche dell’ Infermiere di comunità. Quest’ultima rappresenta una figura sanitaria che a noi interessa particolarmente perché dovrà fare da trade unions con il territorio e i reparti ospedalieri per i teleconsulti e quanto altro. Sarà una figura che presidierà il territorio per iniziative innovative nuove che sono fondamentalmente legate alla telemedicina, telemetria, televisita e teleassistenza”.

Nella nota trasmessa dalla Asl 3 si apprende inoltre: “L’avvio “sperimentale” dell’infermiere di comunità nel Distretto Socio Sanitario di Sorgono e nel rione storico Santu Predu di Nuoro ha già dato indicazioni utilissime alla direzione aziendale per un suo utilizzo ancora più sistematico ed efficace. Dalla giornata sono quindi emersi alcuni spunti particolarmente interessanti: in particolare l’impiego dell’Infermiere di comunità quale punto di riferimento sanitario nel territorio, per la presa in carico dei pazienti cronici e delle persone fragili”.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

27 Gennaio 2023

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