E’ stato sottoscritto ieri mattina nella sede della Regione dalla Governatrice, dall’assessore alla Sanità e dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, il Protocollo sul ‘sistema sanitario, socio-assistenziale, sul diritto alla salute ed al lavoro nella sanità della Sardegna’. Si tratta di un accordo organico, il primo, di questo tipo, firmato sulla sanità.
Il Protocollo è il risultato della piattaforma ‘un nuovo modello di salute e welfare per la Sardegna’ proposta dalla Giunta ai sindacati a marzo, discusso in oltre 10 incontri, tutti verbalizzati. Un documento ‘politico’ nel quale vengono affrontati tutti i temi e problemi della sanità sarda. L’impegno comune delle parti che hanno aderito si può dire sia una sintesi condivisa sui problemi, sulla loro natura, sulle criticità e urgenze, sulle azioni che l’Amministrazione deve intraprendere, sulle proposte sindacali che l’Amministrazione si impegna a valutare. Prevista già da settembre una fase di monitoraggio: le organizzazioni sindacali saranno periodicamente informate sull’andamento del progetto di rilancio, dei principali indicatori, delle situazioni più sensibili e critiche (a partire dalle liste d’attesa), dell’occupazione e delle stabilizzazioni dei precari.
Questo nuovo accordo fa dunque ben sperare: frutto di un lungo lavoro di condivisione tra le parti coinvolte che si impegnano ad un confronto continuo per condividere le linee di azione mirate a migliorare la situazione della sanità pubblica nella nostra Isola.
La presidente Alessandra Todde, si apprende dal sommario dell’incontro, commenta con soddisfazione: “Senza dialogo con le organizzazioni sindacali è impensabile rendere efficace ciò che stiamo cambiando nella sanità: o insieme, o niente. Sono molto contenta di questa firma che è la prima iniziativa a livello nazionale di questo genere perché condividiamo un messaggio concreto, un metodo di lavoro che porterà a soluzioni strutturali. Non sempre saremo d’accordo su tutto ma l’importante è arrivare a una sintesi condivisa che incida sulla situazione difficile che abbiamo ereditato ma che ha amplissimi spazi di miglioramento”.
“Si tratta – aggiunge l’assessore Armando Bartolazzi – di una giornata molto importante, si apre una fase nuova in cui con i sindacati non affrontiamo più, come sono stato abituato nella mia carriera, procedure di raffreddamento ma ci concentriamo su come costruire e riammodernare la sanità in Sardegna, iniziando un rapporto di profonda collaborazione su tutti i temi, a partire dalle liste di attesa fino alle assunzioni e le stabilizzazioni che stiamo già portando avanti”.
Per il segretario generale della Cgil Sardegna Fausto Durante, intervenuto in videoconferenza: “Il protocollo stabilisce un cronoprogramma di iniziative che permettano, a 18 mesi dalle elezioni, di entrare finalmente in un percorso di avvio a soluzione dei tanti problemi della Sardegna. Per noi oggi si tratta di un punto di partenza. Ovviamente monitoreremo gli esiti di questo percorso. Ci auguriamo che da questa firma possa venire un nuovo inizio per la sanità in Sardegna”.
Ancora, il segretario regionale della Cisl Pier Luigi Ledda commenta: “Il documento accoglie gran parte delle proposte avanzate unitariamente dalle tre sigle sindacali, ponendo basi solide per affrontare le criticità del Servizio Sanitario Regionale (Ssr) e trasformare il confronto in azioni concrete e risultati reali per lavoratori e cittadini; affronta inoltre le emergenze e le prospettive del sistema, ricompone questioni irrisolte dentro un quadro unitario, riconosce alle relazioni sindacali un ruolo centrale e strutturato. Il protocollo segna l’avvio di un metodo di lavoro strutturato, con obiettivi chiari e verificabili”.
Infine, per la neosegretaria generale della Uil Sardegna Fulvia Murru: “Con la firma di oggi assumiamo un impegno concreto e reciproco: trovare soluzioni reali, misurabili ed efficaci per la sanità e il sistema sociale sardo. Tutti – istituzioni, organizzazioni sindacali e parti sociali – siamo chiamati a una responsabilità condivisa per garantire un sistema sanitario e sociale migliore, sia per i cittadini che per i lavoratori. Ora è il momento di dare piena attuazione al protocollo, aprendo subito i tavoli di confronto su tutte le tematiche previste”.
E.C.