Tumore alla laringe. Al “Degli Infermi” di Biella il trattamento è conservativo

Tumore alla laringe. Al “Degli Infermi” di Biella il trattamento è conservativo

Tumore alla laringe. Al “Degli Infermi” di Biella il trattamento è conservativo
Nei primi sei mesi del 2018 aumentata notevolmente l’attività chirurgica oncologica della struttura di Otorinolaringoiatria diretta dal  dott. Carmine Fernando Gervasio: 19 interventi contro i 10 del 2017. Anche grazie all’introduzione, nell’ultimo anno, degli interventi che consentono in molti casi di asportare completamente il tumore, preservando le importanti funzioni della laringe.

Nei primi 6 mesi del 2018 sono stati 19 gli interventi eseguiti per asportare tumori maligni del distretto testa–collo (nove in più rispetto allo stesso periodo del 2017) eseguiti nella struttura di Otorinolaringoiatria dell'ospedale Degli Infermi di Biella, diretta dal  dott. Carmine Fernando Gervasio.  Un ambito particolarmente importante, quello della laringe, considerate funzioni di quest’organo, che permette di respirare, di deglutire e di parlare. Anche a Biella sono stati quindi introdotti, nell’ultimo anno, gli interventi di laringectomia ricostruttiva, che consentono in molti casi di asportare completamente il tumore, preservando le importanti funzioni della laringe.

“I cittadini biellesi, e non solo – evidenzia quindi la Asl in una nota -, oggi possono dunque contare sua una struttura in grado di gestire e trattare il tumore della laringe, quando possibile, con il metodo conservativo, utilizzando la chirurgia laser o la chirurgia ricostruttiva”.

Il tumore della laringe rappresenta circa 1/3 di tutti i tumore della testa e del collo e ha un’incidenza in Italia di circa 3000 nuovi casi all’anno. Il cancro della laringe colpisce soprattutto le persone di età superiore ai 55 anni ed è più diffuso nei maschi, ma l’incidenza tende ad aumentare nelle donne. I principali fattori di rischio sono il fumo e l’alcool; i sintomi più frequenti di queste neoplasie sono l'abbassamento di voce immotivato e persistente (più di due settimane) con variazione del timbro vocale, di dolore e difficoltà alla deglutizione, dolore persistente all'orecchio nel deglutire oppure gonfiore (adenopatia) sul collo.

“Per poter intervenire utilizzando questa tecnica – sottolinea il direttore dott. Gervasio – è importante agire in tempo, quando il tumore non è troppo grande, ed è per questa ragione che la diagnosi precoce è molto importante, per cui, in presenza di questi sintomi, dopo aver consultato il proprio medico curante, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista otorinolaringoiatra”.

17 Settembre 2018

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