Violenza di genere. All’Aou S. Andrea di Roma parte il nuovo corso di formazione per il personale   

Violenza di genere. All’Aou S. Andrea di Roma parte il nuovo corso di formazione per il personale   

Violenza di genere. All’Aou S. Andrea di Roma parte il nuovo corso di formazione per il personale   
Dal 2018 formate quasi 1.500 persone anche di altre realtà. Nel 2025 in ospedale assistite quasi 120 vittime, il 10% under 18. Il corso servirà a formare il personale che a vario titolo soccorre le persone vittime di violenza fisica, psicologica o sessuale nell’ambito del “Percorso per vittime di abusi e violenze senza differenza di genere e di sesso”.

Formare il personale che a vario titolo soccorre le persone vittime di violenza fisica, psicologica o sessuale nell’ambito del “Percorso per vittime di abusi e violenze senza differenza di genere e di sesso”, che dal 2018 opera all’interno dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma. Questo l’obiettivo di “Dare Voce al Silenzio: formare per assistere”, iniziativa che si svolgerà venerdì 26 settembre, a partire dalle ore 11 e per l’intera giornata nella sede della Facoltà di Medicina – Sapienza Università di Roma (adiacente l’Ospedale Sant’Andrea).

L’evento viene organizzato e promosso dalla referente del Percorso, Marzietta Montesano e dalla squadra multidisciplinare che garantisce quotidianamente il servizio. Nel corso della mattinata è previsto un incontro con le Istituzioni e a seguire una tavola rotonda che sarà aperta da Francesca Milito, Direttore Generale AOU Sant’Andrea e che vede la partecipazione di rappresentanti istituzionali governativi e regionali, insieme a rappresentanti del sistema sanitario, del mondo accademico, della giustizia, con la partecipazione delle Forze dell’Ordine e del Terzo Settore.

“Da gennaio ad agosto di quest’anno – spiega Francesca Milito, Direttore Generale AOU Sant’Andrea – gli accessi registrati al PS del nostro ospedale delle vittime di violenza sono stati quasi 120, con una percentuale del 10% di under 18 che, purtroppo, nell’83% dei casi subisce l’aggressione da parte di un genitore. Tra gli adulti l’82% sono donne e il 18 % uomini, con un’età che varia da 18 a 50 anni. Il 73% di queste persone proviene dall’Italia, il 27% è di nazionalità straniera. Il 50% dei casi è vittima di violenza fisica, il 5% di violenza sessuale. I dati a nostra disposizione parlano chiaro: quello della violenza è un tema di attualità che richiede preparazione e grande senso di responsabilità da parte di tutti gli attori convolti per assicurare sostegno adeguato alle vittime. Credo sia fondamentale fare squadra e agire in maniera multidisciplinare, unendo le varie competenze e sensibilità capaci di fornire le azioni e le risposte più adatte e corrette”, conclude la Dg Milito.

“Nel pomeriggio – fa sapere la referente del Percorso Marzietta Montesano – daremo inizio al Corso di Aggiornamento, aperto al personale interno ma anche a chi lavora in altre strutture, sul protocollo clinico assistenziale dedicato alle vittime di violenza e maltrattamento destinato al riconoscimento dei segnali di violenza e all’applicazione delle corrette procedure di intervento. Dal 2018, nel nostro ospedale sono state formate quasi 1.500 persone. Ispirati da Vittoria Doretti, ideatrice del Codice Rosa, che avremo l’onore di ospitare nel corso dell’evento, abbiamo generato negli anni un vero patrimonio umano, professionale, culturale e scientifico per il nostro Sant’Andrea, rappresentando una sorta di unicum nel Lazio”.

“È stata creata una rete istituzionale e interistituzionale, grazie alla quale abbiamo promosso eventi e iniziative anche nelle sedi governative, come la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica e nelle sedi ufficiali delle Regione Lazio, con il supporto dell’Unione Italiana Forense. L’obiettivo comune è sempre stato quello di favorire e costruire un dialogo operativo, multidisciplinare ed interdisciplinare sulle strategie di protezione delle vittime, migliorandole e potenziandole, senza mai tralasciare l’attenzione dedicata alla prevenzione attraverso campagne di sensibilizzazione e progetti, come quello condiviso con la Croce Rossa Italiana. Vogliamo dare voce al silenzio di chi arriva e chiede aiuto e prevenire che quella voce diventi silenzio”, conclude Montesano.

24 Settembre 2025

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