L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato una nuova guida operativa pensata per rafforzare la qualità dei servizi sanitari rivolti a madri, neonati, bambini e adolescenti. Un documento strategico che mira a fornire strumenti concreti a decisori politici, operatori sanitari e responsabili di programma per misurare e monitorare in modo efficace l’assistenza erogata.
Qualità dell’assistenza: non basta misurare, bisogna sapere cosa misurare
Il cuore della guida sta nella selezione mirata degli indicatori di qualità (QoC). Non un elenco generico, ma indicatori costruiti in funzione degli obiettivi di miglioramento, in grado di riflettere risultati clinici, processi assistenziali, risorse critiche e possibili effetti collaterali. L’Oms sottolinea che non esiste un modello unico, ma fornisce una serie di risorse per orientarsi in questo percorso.
Sistemi informativi: il nodo cruciale per un monitoraggio efficace
Un’altra raccomandazione centrale è la necessità di potenziare i sistemi informativi sanitari. Alcuni indicatori QoC necessari, avverte l’Oms, potrebbero non essere presenti nel sistema informativo sanitario locale. Valutare la capacità del sistema di raccogliere e analizzare i dati può mettere in luce lacune strutturali e suggerire possibili integrazioni.
Oltre i numeri: il valore dei dati qualitativi Non solo statistiche. Per capire davvero se un intervento funziona, la guida incoraggia l’uso integrato di dati qualitativi, utili a valutare l’accettabilità e la sostenibilità delle azioni sul campo. Il confronto tra numeri e testimonianze diventa così una leva fondamentale per il miglioramento continuo.
La qualità dei dati fa la differenza Un altro punto chiave riguarda la qualità dei dati. Quando i dati sono imprecisi, diventano inutili e perdono valore, innescando un circolo vizioso: meno fiducia, meno utilizzo, meno investimenti nei sistemi informativi. Da qui l’invito a intervenire anche sui dati già disponibili, migliorandone affidabilità e uso.
Formazione e leadership per trasformare le intenzioni in azione Infine, un monito: senza competenze adeguate, anche i migliori indicatori restano lettera morta. Per questo l’Oms richiama l’attenzione sulla formazione degli operatori e dei dirigenti sanitari, che va sostenuta con politiche chiare, leadership forte, risorse adeguate e sinergie tra sistema sanitario e istruzione.
Misurare per curare meglio In sintesi, la guida non si limita a proporre strumenti tecnici, ma invita a una visione strategica: con indicatori chiari, dati affidabili e professionisti preparati, misurare la qualità dell’assistenza diventa un motore di cambiamento, non un semplice adempimento. Un passo decisivo verso una salute migliore per ogni madre, neonato, bambino e adolescente.