Il gruppo farmaceutico danese Novo Nordisk, l'azienda dell'antidiabetico dimagrante Ozempic* a base di semaglutide, annuncia il taglio di 9mila posti di lavoro nel mondo - pari all'11,5% degli addetti - di cui oltre la metà (circa 5mila) in Danimarca. Sulla decisione pesa secondo le analisi la pressione del mercato sui nuovi farmaci anti-obesità, in particolare la concorrenza dell'americana Eli Lilly.
"I nostri mercati si stanno evolvendo, in particolare nel settore dell'obesità, con l'aumento della concorrenza e la crescente importanza dei consumatori". Di conseguenza "anche la nostra azienda deve evolversi", ha dichiarato Mike Doustdar, Ceo di Novo Nordisk. L'obiettivo è snellire il gruppo e accelerare il processo decisionale. La compagnia si focalizzerà principalmente sulle opportunità di crescita nei settori del diabete e dell'obesità. Novo Nordisk stima il costo della riorganizzazione in 8 miliardi di corone danesi (circa 1,26 miliardi di dollari); il management punta a risparmiare la stessa cifra ogni anno a partire dal 2026. Intanto, per il 2025 le previsioni sull'utile operativo sono state significativamente ridotte.
“È sempre difficile vedere colleghi talentuosi e stimati andarsene – ha detto ancora il Ceo -, ma siamo convinti che questa sia la cosa giusta da fare per il successo a lungo termine di Novo Nordisk. Abbiamo bisogno di un cambiamento nella nostra mentalità e nel nostro approccio per poter essere più rapidi e agili. Il nostro piano di trasformazione è progettato per raggiungere questo obiettivo. Riorganizzando le nostre risorse ora, saremo in grado di dare priorità agli investimenti per promuovere una crescita sostenibile e l'innovazione futura per i milioni di pazienti affetti da malattie croniche in tutto il mondo, in particolare diabete e obesità”.
Nel 2024, sull'onda del 'fenomeno Ozempic', Novo Nordisk era diventata la società quotata più importante d'Europa, ma nell'ultimo anno il prezzo delle sue azioni è sceso di circa il 60%.