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Sicilia. Sindaci scrivono a Lorenzin: “Non chiudete il punto nascita di Petralia Sottana”

"Per raggiungere l'ospedale di Termini Imerese ci vuole, in condizioni ottimali, più di un'ora e mezza. E durante l’inverno le strade sono innevate, o addirittura bloccate, e avvolte dalla nebbia. Il rischio che il parto sfoci in tragedia è elevatissimo”, spiegano i sindaci del comprensorio delle Madonie. Municipi occupati per protesta. L'8 gennaio una manifestazione.

05 GEN - Una lettera al ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin, per chiedere di salvare il punto nascita di Petralia Sottana. A scriverla 9 sindaci, primi cittadini dei Comuni delle Madonie (Petralia Sottana, Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Polizzi Generosa), che chiedono al ministro di riconsiderare la decisione di sopprimere il punto nascita invitandola ad effettuare un sopralluogo per verificare le condizioni del territorio e dunque i bisogni.

Intanto, per portare avanti la loro istanza, i sindaci hanno annunciato l’occupazione ad oltranze dei municipi dei 9 Comuni del comprensorio, mentre l'8 gennaio è in programma un corteo di auto che percorrerà l'autostrada A19 per raggiungere Palermo, dove sindaci e cittadini chiederanno un incontro al prefetto Antonella De Miro.

"Dai primi minuti del nuovo anno, le partorienti dei nostri comuni - scrivono i sindaci - devono recarsi all'ospedale di Termini Imerese, con tempi di percorrenza, in condizioni ottimali, di più di un'ora e mezza, affrontando oltre 75 chilometri di curve e mettendo a repentaglio la propria vita e quella della propria creatura. I paesi delle Madonie si trovano a un'altitudine media di 1000 metri sul livello del mare, (sino ai 1147 metri di Petralia Soprana), e lo spostamento dai nostri paesi per raggiungere il presidio di Termini Imerese diventa particolarmente difficoltoso e rischioso nei mesi invernali, quando le strade sono innevate, o addirittura bloccate, e sovente avvolte da banchi di nebbia".

Per i sindaci, in queste condizioni, “il rischio che il parto sfoci in una tragedia è elevatissimo”. Per questo chiedono di “riconsiderare la decisione di chiudere il punto nascita dell'ospedale Madonna SS. dell'Alto di Petralia Sottana, valutando tutte le ragioni di sicurezza per la mamma e il bambino che, nel contesto dato, diventano servizio indispensabile alle numerose comunità locali".

"Il punto Nascita di Petralia Sottana – secondo i sindacati - può essere un centro di assistenza sanitaria sicuro e di elevata qualità anche se le nascite sono al di sotto del parametro di 500 all'anno. Facciamo appello alla sua sensibilità e le chiediamo – scrivono nella missiva indirizzata a Lorenzin - di venire qui, sulle Madonie, a verificare di persona le condizioni del territorio e della comunità e a valutare le ragioni della nostra richiesta. Sarà anche l'occasione per verificare le condizioni della ottima struttura ospedaliera, nella quale i requisiti di sicurezza richiesti sono facilmente raggiungibili".

"Come rappresentanti di queste piccole comunità – concludono - la attendiamo, presidiando ininterrottamente le case comunali, al fine di garantire i diritti di cittadinanza a chi continua a vivere in montagna credendo in un futuro".

05 gennaio 2016
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