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Frattura del collo del femore nell’anziano: intervento chirurgico entro 48 ore (media esiti Italia 45,7%) 


20 OTT - Le fratture del collo del femore sono eventi traumatici particolarmente frequenti nell’età anziana e tra le donne, in particolare quelle con grave osteoporosi, patologie internistiche e della coordinazione motoria. Le Linee guida internazionali concordano sul fatto che il trattamento migliore delle fratture del collo del femore sia l’intervento chirurgico per la riduzione della frattura e la sostituzione protesica, che innalzano le possibilità di ripresa del paziente e di ritorno a funzionamento dell’arto. Diversi studi hanno dimostrato che a lunghe attese per l’intervento corrisponde un aumento del rischio di mortalità e di disabilità del paziente, di conseguenza, le raccomandazioni generali sono che il paziente con frattura del collo del femore venga operato entro 24 ore dall’ingresso in ospedale. Il processo assistenziale in questo caso è fortemente influenzato dalla capacità organizzativa della struttura, che può determinare la puntualità dell’intervento o ritardi che possono anche variare fortemente. L’esito osservato è l’intervento chirurgico entro 48 ore (differenza tra la data di intervento e la data del ricovero minore o uguale a 2 giorni) a seguito di frattura del collo del femore ed è attribuito alla struttura in cui è avvenuto il ricovero.
 
L'Analisi. La proporzione di fratture di femore sopra i 65 anni di età operate entro due giorni è passata dal 28.7% del 2008 al 45.7% del 2013, restando ancora al di sotto dello standard atteso, superiore all’80%. Sulla base dei dati di mortalità a un anno, si stima che il numero di decessi prevenuti in questo periodo, grazie all’anticipazione dell’intervento è di circa 6000. L’analisi tiene conto anche dei diversi fattori di gravità, dimostra che l’effetto protettivo si mantiene per tutte le fasce d’età. Il regolamento del Ministero della Salute sugli standard quantitativi e qualitativi dell’assistenza ospedaliera fissa al 60% la proporzione minima per struttura di interventi chirurgici entro 48 ore su pazienti con frattura di femore di età > di 65 anni. A fronte di un valore nazionale medio del 45.7%, si osserva una notevole variabilità intra e interregionale con valori per struttura ospedaliera che variano da un minimo dell’1% ad un massimo del 98%. Nello specifico, però, sono state esaminate solo le strutture per cui non è in corso un audit di verifica e non sono state considerate le strutture con esiti sopra il 90% e la di sotto del 10%. La performance più favorevole l’ha registrata l’Ospedale di Merano con l’89,9%, mentre l’esito più sfavorevole l’ospedale Barone Romeo Patti in provincia di Messina con il 10%. VEDI TABELLA

20 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

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