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Pnrr. Centrali operative territoriali realizzate nei tempi stabiliti, ma la spesa è ferma al palo. La Corte dei Conti: “Missione 6 tra le più indietro, necessario accelerare la spesa di oltre 7 volte”

di G.R.

Nell’ultima Relazione semestrale sullo stato di attuazione del Pnrr, la Corte dei Conti certifica il completamento del target per la costruzione delle 480 Centrali Operative Territoriali. Tuttavia, l’avanzamento finanziario della Missione 6 resta tra i più bassi dell’intero Piano: meno del 20% delle risorse è stato speso. L’analisi evidenzia ritardi nelle fasi progettuali e organizzative, con un monito chiaro: per rispettare le scadenze europee, la sanità pubblica dovrà accelerare la spesa di oltre sette volte rispetto ai ritmi attuali. LA RELAZIONE

16 MAG -

Secondo quanto emerge dalla Relazione della Corte dei Conti, l’unico obiettivo europeo previsto per la Missione 6 - Salute nel secondo semestre 2024 è stato pienamente raggiunto. Si tratta della realizzazione di 480 Centrali Operative Territoriali (COT) da dislocare su tutto il territorio nazionale. Queste strutture rappresentano un elemento cardine nell’ambito dell’investimento “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”, volto a rafforzare l’assistenza territoriale e a ridurre la pressione sugli ospedali.

Il completamento del target è un segnale incoraggiante rispetto all’attuazione di una riforma che mira a promuovere l’integrazione tra assistenza domiciliare e tecnologie sanitarie innovative, come la telemedicina. In linea generale, la Relazione fotografa una sanità italiana in trasformazione, con un gap significativo in termini di spesa e implementazione complessiva. La Missione 6 risente di criticità già note, come la complessità del sistema sanitario regionale, i ritardi procedurali e le difficoltà nel portare a termine progetti infrastrutturali complessi.

Ritardi e criticità nell’attuazione finanziaria

Nonostante il raggiungimento del target sulle COT, la Corte dei Conti segnala un ritardo strutturale nell’attuazione finanziaria della Missione Salute. Alla fine del 2024, infatti, il livello di spesa sostenuta risulta tra i più bassi tra le Missioni del PNRR, con un avanzamento inferiore al 20% del totale previsto. In particolare, la Missione 6 è tra quelle che necessiteranno uno sforzo almeno sette volte superiore rispetto al ritmo di spesa attuale per rispettare i tempi del Piano entro il 2026.

Indicatori di risultato e performance complessiva
Nel confronto tra indicatori target europei e nazionali, la Missione Salute si colloca in un range di avanzamento intermedio (43-47%), lontano dalla soglia di eccellenza ma comunque superiore ad ambiti come trasporti e sostenibilità ambientale. Tuttavia, la Corte evidenzia che molti dei progetti sanitari sono ancora in una fase iniziale o risentono di ritardi nell’alimentazione dei dati di monitoraggio.

La Relazione distingue tra progetti che presentano ritardi "fisiologici", dovuti alla tempistica del Piano, e quelli che evidenziano problematiche strutturali di attuazione, in particolare nelle fasi preliminari come la progettazione esecutiva o l’affidamento degli appalti.

Tempi di pagamento della PA sanitaria: primi passi verso l’efficienza
La Corte segnala anche progressi sul fronte della riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie. Due milestone sono state raggiunte nel secondo semestre 2024: il potenziamento del personale nelle PA e l’adozione di un piano di audit che ha coinvolto almeno 130 amministrazioni, tra cui numerose strutture del Servizio Sanitario Nazionale. L’obiettivo è quello di verificare e migliorare la tempestività dei processi di pagamento, una delle storiche criticità della sanità pubblica italiana.

La Relazione della Corte dei Conti fotografa una sanità italiana in trasformazione, con alcune misure (come le COT) in fase avanzata, ma con un gap significativo in termini di spesa e implementazione complessiva. La Missione 6 risente di criticità già note, come la complessità del sistema sanitario regionale, i ritardi procedurali e le difficoltà nel portare a termine progetti infrastrutturali complessi.

Affinché il Pnrr possa realmente rappresentare un volano di innovazione e rafforzamento del Ssn, sarà cruciale imprimere una svolta decisa nei prossimi mesi, potenziando la capacità gestionale e assicurando il rispetto delle scadenze europee, pena la perdita di una occasione irripetibile di rilancio.

G.R.



16 maggio 2025
© Riproduzione riservata

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