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Veneto. Anaao Assomed: “Progetto Azienda Zero pericolo e rischioso, serve invece nuova Agenzia Regionale Socio-Sanitaria”

Il sindacato dei medici dirigenti lancia la proposta di un'Agenzia potenziata nelle sue funzioni, “che sia compatibile con la normativa nazionale e regionale vigente, con compiti di servizio nei riguardi degli organismi politici e di governo regionali e delle Aziende Sanitarie, nel rispetto delle rispettive competenze e prerogative”.


06 OTT - L’Anaao Assomed critica la proposta di ‘Azienda Zero’ e propone in alternativa la creazione di una nuova Agenzia Regionale Socio-Sanitaria. Per il sindacato dei medici dirigenti infatti il progetto risponde esclusivamente alla finalità di unificare e centralizzare in capo ad un solo soggetto le funzioni di programmazione, attuazione sanitaria e socio sanitaria, gestione del Fondo Sanitario Regionale, nonché di coordinamento e governance del Ssr, “riconducendo a esso le attività di gestione tecnico-amministrativa su scala regionale con un risparmio ipotizzato di circa 50-60 milioni di euro”.

La strada che si intende percorrere, sottolinea l’Anaao Assomed, “non si limita ad proporre una nuova governance del Ssr, fortemente verticistica, ma si spinge oltre alla creazione dell'Azienda Zero: “si propone anche un forte taglio del numero delle Aziende Ulss, che passerebbero dalle attuali 21 a 7, ciascuna delle quali riferita ad un singolo territorio delle attuali province”.

“Siamo contrari al progetto di legge n 23 - Adriano Benazzato, Segretario Anaao Assomed Regione Veneto - che evidenzia chiari e pesanti profili di illegittimità, anche costituzionale, “perché lo riteniamo pericoloso e rischioso nella sua ideazione, determinazione ed eventuale attuazione da parte della politica regionale. L’Azienda Zero rappresenta una scelta politica e tecnica di assoluto centralismo della sanità regionale ed esprime una forte deriva verticistica aziendalista. Ci preoccupa l’ipotesi della creazione di una azienda strumentale della regione, sia sul piano giuridico e sia su quello pratico attuativo, che va a sopprimere l'ufficio regionale area sanità e sociale, scavalcando le competenze, le prerogative e le responsabilità della politica regionale, in particolare del Consiglio regionale. Altrettanto pericoloso riteniamo sia l'enorme potere che questo progetto di legge conferisce alla figura del direttore generale, nominato direttamente dal Presidente della regione e che solo a lui risponde”.
 
Anaao Assomed propone quindi in alternativa la creazione di una nuova Agenzia Regionale Socio – Sanitaria potenziata nelle sue funzioni, che sia compatibile con la normativa nazionale e regionale vigente, con compiti di servizio nei riguardi degli organismi politici e di governo regionali e delle Aziende Sanitarie, nel rispetto delle rispettive competenze e prerogative.
 
“Pur ritenendo necessario una riduzione del numero delle Aziende Ulss – aggiunge Benazzato - siamo però critici sulla proposta avanzata nel PDL 23 perché la riteniamo limitata ed inappropriata per i criteri utilizzati, di tipo solamente territoriale con grossolana coincidenza di questo con l'ambito provinciale. Crediamo invece nella riduzione del numero delle Aziende Ulss e nella contestuale revisione degli ambiti territoriali”.
La riduzione andrebbe “basata prioritariamente sulle reali esigenze sanitarie e sociosanitarie della popolazione e sul rispetto dei requisiti minimi di sicurezza e di efficacia delle dotazioni tecnologiche, strutturali ed organizzative degli ospedali in rapporto al ruolo loro affidato. Purtroppo non vi è alcun cenno di tutto ciò nel PDL. La causa maggiore di inappropriatezza in sanità – conclude - è soprattutto quella organizzativa e programmatoria!”.

06 ottobre 2015
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