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Abruzzo. In Consiglio manca il numero legale, lavori sospesi. Assenti chiedono cambio passo a Giunta

Per il M5S "la maggioranza di centrosinistra non ha più numeri per portare avanti i lavori”. Per Andrea Gerosolimo e Mario Olivieri di Abruzzo Civico e Luciano Monticelli del Pd “è necessario un cambiamento di metodo in tutti i settori, a partire dalla sanità e dal lavoro". Ma il capogruppo Pd, Sandro Mariani, "non è in atto alcuna frattura".

13 AGO - Problemi per la maggioranza in Consiglio regionale di Abruzzo. Con la loro assenza, martedì scorso, in V Commissione, alcuni consiglieri hanno reso necessario il rinvio della seduta, saltata per mancanza del numero legale. A spiegare cosa è accaduto è una serie di note pubblicate sul sito del Consiglio dalle diverse forze politiche, in cui i partiti esprimono le proprie posizioni.

Per il Movimento 5 Stelle "la maggioranza di centrosinistra non ha più i numeri per portare avanti i lavori né in sede di Commissione né in Consiglio regionale. Il teatrino a cui abbiamo assistito affermano in una nota - è qualcosa di svilente per l'Istituzione regionale che rappresentiamo e rappresenta l'inizio della fine di una maggioranza che ormai non è più credibile neanche agli occhi di chi lo compone".

"L'Abruzzo è diviso fra figli e figliastri, e gli abruzzesi non si sentono trattati equamente: è necessario pertanto un cambiamento di metodo in tutti i settori, a partire dalla sanità e dal lavoro", hanno detto in un’altra nota pubblicata sul sito del consiglio i tre Consiglieri regionali, Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico), Mario Olivieri (Abruzzo Civico) e Luciano Monticelli (Pd) che martedì sera non hanno partecipato ai lavori del Consiglio regionale, decretando di fatto la mancanza del numero legale. "I percorsi vanno condivisi e programmati – osserva Luciano Monticelli, PD – affinché gli abruzzesi abbiano dalla politica i risultati. Non voglio poltrone ma solo rispetto per i territori che rappresentiamo. Il nostro è stato un gesto importante, una scelta politica forte, finalizzata a stimolare la maggioranza a fare meglio. La vera questione – conclude Luciano Monticelli – è che a volte, anche nelle migliori famiglie, bisogna fermarsi e tirare il fiato, per dirigersi alla meta con più sicurezza. Una Fase Due dell'amministrazione regionale deve avere inizio".

Per il Capogruppo di "Abruzzo Civico", Andrea Gerosolimo, il problema è il metodo di lavoro. "Ci sentiamo poco considerati, il Presidente D'Alfonso deve cambiare il metodo di lavoro. Così proprio non va – analizza il Consigliere Gerosolimo –. Non siamo qui per una poltrona di assessore, finanziamenti o riconoscimenti: vogliamo solo un cambio di metodo. I cittadini abruzzesi sono tutti uguali. Noi siamo a favore dell'istituzione sinfonica come lo siamo per le altre realtà culturali della nostra regione ".

Il Presidente della V Commissione, Mario Olivieri (Abruzzo Civico), sostiene che l'iniziativa intraprese "è una sveglia per il Presidente Luciano D'Alfonso affinché considerasse tutti come ha fatto in campagna elettorale. Non solo – continua Olivieri – anche per ciò che riguarda le cliniche private, abbiamo soltanto subito e non ci è stato possibile cambiare. Non siamo contrari, ma mi sarebbe piaciuto dire la mia. La concertazione, la condivisione, il 'tavolo dei lavori' sono le cose a cui auspichiamo".

Forza Italia parla di "una Caporetto per il governo D'Alfonso dopo 15 ore di lavori tra Commissioni e Consiglio regionale (per pochissimi minuti). Una sconfitta pesante su tutta la linea per questa maggioranza che martedì non è riuscita ad approvare nessun progetto di legge, dimostrando chiaramente e per l'ennesima volta di essere completamente allo sbando e nel caos, con il Presidente che sembra aver perso il suo ruolo di guida: D'Alfonso e i suoi sono stati rimandati a settembre”.
 
I consiglieri di FI, nella nota, fanno quindi il punto su cosa è accaduto. La giornata, spiegano, era “iniziata male per il centrosinistra, con l'analisi del provvedimento per il salvataggio dell'Isa in Quinta commissione di fronte al quale all'interno del centrosinistra sono emersi chiari problemi di conflittualità politica e territoriale tenuti sotto la cenere in questo primo anno. Ma è mancato il numero legale, essendo assenti ben 3 Commissari in dissenso (2 della cosiddetta maggioranza secondaria e 1 di quella primaria), che coerentemente hanno mostrato la loro contrarietà di fronte a scelte politiche che non hanno il registro della equità per tutto il territorio regionale o sono addirittura dannose, come la chiusura dei Punti nascita. L'approvazione della legge salta e con essa le promesse sbandierate in questi mesi”. 
 
Quindi, riferiscono nella nota i consiglieri di FI, “la maggioranza tenta con una sveltina di inserire il finanziamento dell'Isa nel progetto di legge per il riordino delle Province, determinando la palese violazione del Regolamento dei lavori consiliari in quanto norma intrusa. Un modo di fare inaccettabile – sottolineano i Consiglieri di FI - e per questo abbiamo iniziato il nostro ostruzionismo che chiaramente ha portato i suoi frutti. La nostra proposta era invece quella di approvare martedì la legge sulle Province e spostare a venerdì la discussione non solo sull'Istituzione sinfonica, ma anche sui finanziamenti alla Cultura. La maggioranza, però, in preda a una profonda crisi politica è andata completamente nel pallone (con l'arroganza che la contraddistingue), decidendo di rinviare tutte le decisioni a settembre. A nulla è valso il nostro richiamo al senso di responsabilità rispetto a norme importanti e urgenti. I numeri sono mancati anche in Prima Commissione dove si è discusso a lungo sul progetto di Legge per il riordino delle amministrazioni provinciali e sono mancati anche in Aula dove si è arrivati addirittura alle 23:50 (il Consiglio era stato convocato per le 11:00) e qui si è consumato il vero disastro politico del centrosinistra, che non è riuscito a garantire il numero legale, solo 15 erano i Consiglieri su 31, al momento di votare il rinvio".
 
"A questo punto – osservano gli esponenti di FI - il danno era fatto: salta il Consiglio (si tornerà in Aula a settembre) e la Prima Commissione viene rinviata a giovedì. Questo non potrà evitare gli enormi problemi che si paleseranno dai primi di settembre quando non si capisce da chi, come e soprattutto con quali fondi sarà garantito il trasporto degli studenti disabili, servizio che era di competenza provinciale. Il Governo D'Alfonso dovrà farsi un enorme esame di coscienza; tra l'altro a oggi l'Abruzzo è l'unica regione in Italia a non aver approvato il testo per il riordino delle Province. Ancora una volta – concludono i Consiglieri di Forza Italia – questa maggioranza ha confermato evidenti limiti, una scarsa coesione e soprattutto di essere in preda a una totale e pericolosa confusione politica. Gli annunci, gli spot, i buoni propositi non bastano più: la nostra regione ha bisogno di risposte concrete e se continuano a 'governare' in questo modo prevediamo mesi e anni molto difficili. Per questo – affermano in conclusione i Consiglieri dell'opposizione - Forza Italia, Ncd e Abruzzo Futuro, che hanno dato una bella prova di compattezza anche ieri, continueranno a vigilare, affinché non vengano perpetrate ingiustizie a danno degli abruzzesi".

Per il Capogruppo regionale del PD, Sandro Mariani, comunque, non si è di fronte a nessuna frattura. “Il rammarico maggiore è quello di aver dovuto rinviare a settembre l'approvazione di importanti provvedimenti previsti all'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio regionale”. “Dalle dichiarazioni dei colleghi Monticelli Gerosolimo ed Olivieri – prosegue Mariani nella nota – appare evidente la volontà di continuare il percorso con questa maggioranza, per cui non accettiamo insinuazioni strumentali sulla tenuta del governo regionale, che è politicamente in grado di esprimere, in maniera sana, la propria posizione e svolgere la propria azione amministrativa per la regione Abruzzo".
 
"Alle opposizioni, invece, che oggi si scagliano ferocemente contro di noi – continua Mariani – giova ricordare che l'assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini abruzzesi, passa anche attraverso il mantenimento della discussione in aula, per consentire con il loro contributo, l'efficacia dei dispositivi legislativi e dell'azione programmatoria, che il ruolo a cui siamo eletti, tutti, impone". "In particolare al centrodestra – prosegue il Capogruppo del PD – vorrei ricordare che in passato, con numeri ben più cospicui di maggioranza, non poche volte è accaduto che venisse a mancare il numero legale e parimenti occorre riportare alla memoria, che un'opposizione responsabile, quale all'epoca quella del centrosinistra, ha avuto il coraggio di sostenere ed affrontare la discussione per il bene dei cittadini".
 
"Si è persa la possibilità – insiste Mariani – di approvare rapidamente la legge sul riordino delle province, sul trasporto dei disabili e ancora, la variante della destinazione d'uso dell'autoporto di Castellalto, rallentando i tempi di insediamento di un'importante realtà produttiva nel nostro territorio, o di approvare lo strumento della risoluzione a favore degli stomizzati, o ancor peggio abbiamo toccato con mano il rischio di far perdere importanti finanziamenti alle istituzioni culturali della nostra regione". "L'addebito di questi ritardi è da conferire – conclude Mariani – a una legge elettorale prodotta da quelle forze politiche che oggi sono in opposizione e che di fatto sminuisce la nobiltà dell'assise consiliare, riducendo ad un paio di unità numeriche la possibilità del confronto politico, cui mai ci siamo sottratti, nell'interesse di approvare provvedimenti necessari alla vita degli abruzzesi".

Dal Vice Presidente del Consiglio regionale, Lucrezio Paolini, un richiamo al dialogo. "Ho sempre considerato la politica come luogo di proposta e di costruzione, grazie al confronto, di azioni per il bene dei cittadini. Per questo ritengo che il Presidente D'Alfonso debba continuare ad operare attraverso un dialogo costante con le forze politiche della nostra Regione. Ricordo a me stesso e a tutti che il Consigliere regionale – continua Paolini – rappresenta l'intera Regione e deve svolgere la propria funzione nelle Commissioni e in aula consiliare, i veri luoghi dove proposte e iniziative possono essere dibattute per il bene degli abruzzesi. Nella giornata di lavoro di martedì avevamo iniziato il dibattito sui problemi delle funzioni delle Province e della sopravvivenza di alcune istituzioni culturali e sicuramente , senza le azioni ostruzionistiche delle opposizioni e l'assenza di alcuni colleghi di maggioranza, non avremmo perso tempo prezioso ed oggi i temi sarebbero altri come la sanità e il lavoro. Il nostro compito sarà quello di contribuire a migliorare i tempi e l'azione della amministrazione regionale, aprendo il confronto tra le forze di maggioranza e di opposizione. Bisogna snellire il funzionamento della macchina rivedendo e modificando alcuni articoli del regolamento consiliare e accrescere la sinergia tra Giunta e Consiglio”.

13 agosto 2015
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