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Intersindacale ringrazia il Consiglio per la sospensione del recupero somme di indennnità

“Un sentito ringraziamento per aver risolto nel modo migliore questa spinosa vicenda” arriva dai medici di Medicina Generale aderenti alla Intersindacale Sanitaria Abruzzese. La questione rischiava di sottoporre i medici della Continuità Assistenziale al recupero di somme in alcuni casi stimabili in 50-60 mila euro.

04 LUG - Sospeso il recupero delle somme percepite da medici di Continuità Assistenziale per l’indennità prevista dal comma 1 art. 13 dell’Accordo Integrativo Regionale della Medicina Generale del 06.08.2006. A renderlo possibile l’approvazione della Legge regionale n° 14 del 18.06.2018, da parte del Consiglio Regionale d’Abruzzo, dopo alcune sentenze del Giudice del lavoro di Chieti e di L’Aquila. La Giunta Regionale, infatti, “preso atto della gravità della situazione”, ha “caldeggiato una proposta di legge regionale bipartisan che è stata portata all’attenzione del Consiglio Regionale e convertita in legge all’unanimità”. E per questo al presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e ai consiglieri arriva il grazie dell’Intersindacale abruzzese.  

Una “giusta soluzione” per una questione che, spiega l’intersindacale, “rischiava di sottoporre i medici della Continuità Assistenziale della nostra Regione al recupero di somme, in alcuni casi stimabili in 50-60 mila euro, per l’indennità prevista dal comma 1 art. 13 dell’Accordo Integrativo Regionale della Medicina Generale del 06.08.2006 (BURA n° 85 Speciale 20.09.2006)”.

Indennità che, secondo una segnalazione del mese di luglio 2017 inviata dalla Procura regionale della Corte dei Conti alla Amministrazione Regionale, erano già percepite con l’Accordo Nazionale della Medicina Generale del 23.03.2005 e ss.mm.ii. e che quindi avrebbero potuto, se continuate ad essere erogate, configurare un danno erariale sottoponibile a una azione di responsabilità amministrativa. Una segnalazione che ha determinato, da parte della Giunta Regionale d’Abruzzo, la sospensione della indennità con la delibera n° 398 del 14.07.2017.                  

Una decisione, attacca l’intersindacale, “presa senza un preliminare confronto con le Organizzazioni sindacali di Settore, per una indennità quantificabile in 4 euro/ora che ha determinato forte dubbi sulla procedura adottata e ha provocato allarmismo e sconforto nei medici di Continuità Assistenziale abruzzesi che hanno svolto e svolgono tale servizio visto che, oltre alla sospensione dell’indennità, si ipotizzava il recupero delle somme a questa riferibili erogate a ciascuno di loro dal 2006. Medici che hanno dovuto in buona parte iniziare azioni legali sia davanti alla Magistratura contabile sia alla Magistratura del Lavoro per bloccare il recupero delle somme percepite in buona fede e quantificate al lordo dei contributi previdenziali e delle trattenute fiscali”.                  

Una vicenda, comunque, conclusa positivamente. Dalle Organizzazioni Sindacali della Medicina Generale aderenti alla Intersindacale Sanitaria Abruzzese arriva dunque al Consiglio regionale “un sentito ringraziamento per aver risolto nel modo migliore questa spinosa vicenda”.

04 luglio 2018
© Riproduzione riservata

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