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Basilicata. Giunta approva ddl su continuità assistenziale

Pittella: “Con questo provvedimento ribadiamo la necessità di assicurare la continuità dell’assistenza sanitaria con modalità omogenee in tutta la regione, anche attraverso l’erogazione di prestazioni ambulatoriali differibili attualmente non specificatamente disciplinate dalla contrattazione nazionale, ma rese possibili dal comma 3 dell’articolo 67 del vigente Accordo collettivo nazionale”.

15 FEB - La Giunta regionale della Basilicata ieri pomeriggio ha approvato un disegno di legge per disciplinare specifici “interventi in materia di continuità assistenziale”.
 
Il provvedimento, composto di due soli articoli, sarà trasmesso oggi all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale per i successivi adempimenti legislativi.

Il suo obiettivo, fanno sapere dalla Regione, è “assicurare la piena erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, in un’ottica di integrazione dell’offerta di prestazioni sanitarie”: di qui la necessità, per il medico di continuità assistenziale, di “garantire anche attività differibili-aggiuntive in coerenza con l’articolo 67 (commi 3 e 17) del vigente accordo collettivo nazionale”. Per quel che concerne le “attività ambulatoriali non differibili, relativamente all’orario di servizio attivo verrà riconosciuto ai medici di continuità assistenziale un compenso orario forfettario da definire in sede di accordo integrativo regionale”.

Il provvedimento era stato già preannunciato dal presidente della Regione Marcello Pittella e dall’assessore alle Politiche della Persona Flavia Franconi ai sindacati di categoria dei medici di continuità assistenziale in un recente incontro in Regione.

“La rete della continuità assistenziale, presente su tutto il territorio regionale, riveste un ruolo di primaria importanza nell’offerta sanitaria, garantendo in modo uniforme e capillare l’accesso ai servizi di assistenza”, ha affermato Franconi rimarcando le specificità orografiche della Basilicata che conta 106 comuni montani e 9 parzialmente montani, pari a oltre 71 per cento della superficie territoriale e al 66 per cento della popolazione residente.

E in questo scenario, si inserisce secondo Pittella il provvedimento che mira a coniugare la specifica normativa nazionale con il rispetto del diritto di godere di pari livelli di assistenza di tutti i cittadini, a partire da quelli - e in Basilicata sono la maggioranza - che vivono in territori disagiati.
 
“Abbiamo sempre riconosciuto ai medici di continuità l’impegno e il gran lavoro garantito, spesso in condizioni difficili, nei nostri territori. E con questo provvedimento ribadiamo la necessità di assicurare la continuità dell’assistenza sanitaria con modalità omogenee in tutta la regione, anche attraverso l’erogazione di prestazioni ambulatoriali differibili attualmente non specificatamente disciplinate dalla contrattazione nazionale, ma rese possibili dal comma 3 dell’articolo 67 del vigente Accordo collettivo nazionale”, ha aggiunto Pittella. “Sono certo che il Consiglio regionale vorrà garantire a questo provvedimento legislativo una corsia preferenziale, sposando la visione in materia di politica sanitaria portata avanti dal governo lucano”.

15 febbraio 2018
© Riproduzione riservata

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