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Vaccini. Allarme dei pediatri napoletani: “Gli ultimi dati mostrano crollo delle coperture per morbillo, parotite e rosolia”. E si teme che possa essere un effetto del caos sulle autocertificazioni

Il segretario della Fimp Napoli preoccupato per gli ultimi dati: “Siamo passati dal 92% circa di bambini vaccinati del 2017 al 82-84% circa, fino ad agosto 2018 e non credo che in tre mesi riusciremo a ritornare come minimo al 92%”. D'Avino non nasconde che il crollo possa essere dovuto alle voci sulle autocertificazioni: “Diversi genitori, già ad inizio anno, erano convinti di poter risolvere il problema della frequenza con una semplice autocertificazione. Forse hanno creduto di poter rimandare convinti che alla fine l'obbligo sarebbe venuto meno”. 

11 SET - “Sono preoccupato, rispetto alle coperture vaccinali del 2017, che hanno riguardato la coorte di nati nel 2015, il 2018 mostra un vero e proprio crollo (meno 8-10 punti) di vaccini per morbillo, rosolia e parotite. I dati sono recentissimi, di agosto e sono veramente allarmanti perché invece di avvicinarci al target del 95% rischiamo di peggiorare il risultato dell'anno scorso dove eravamo al 92%”. A lanciare l'allerta è il segretario provinciale di Napoli e vicepresidnete nazionale della Federazione italiana medici pediatri Antonio D'Avino che da noi contattato non nasconde un certo timore per questi numeri. 

Il dato che allarma i pediatri di famiglia della Fimp riguarda in particolare la copertura per il vaccino trivalente (Morbillo, parotite, rosolia) per i bambini nati nel 2016 (mentre sull'esavalente le coperture starebbero tenendo), per i quali, si registra “un calo percentuale di vaccinazioni contro mpr di 8-10 punti percentuali, a seconda delle Asl Campane considerate, rispetto all'anno scorso”.
 
“Siamo passati - spiega D'Avino - , dal 92% circa di bambini vaccinati del 2017 al 82-84% circa, fino ad agosto 2018. Certo per fare una comparazione certa servono ancora i dati dei prossimi mesi - sottolinea - ma mi sembra altamente improbabile che in tre mesi si riesca a recuperare le coperture. Qui rischiamo seriamente di far peggio dell'anno scorso".
 
In Campania i pediatri sono stati coinvolti fin dall'approvazione della Legge Lorenzin nelle vaccinazioni e nei richiami alle famiglie e quindi hanno effettivamente il polso della situazione. "Certo possono essere diverse le ragioni di questo calo", evidenzia il pediatra che però non nasconde che il crollo potrebbe essere dovuto al caos sulle autocertificazioni.
 
“Quando fu approvata la legge sull'obbligo, che non mi piace ma che era necessaria, c'era la fila per vaccinarsi, mentre da quando si è inziato a parlare dell'autocertificazione è innegabile che diversi genitori, non per forza no vax, ma che erano esistanti hanno pensato di poter risolvere il problema della frequenza con una semplice autocertificazione. Forse hanno creduto di poter rimandare convinti che alla fine l'obbligo sarebbe venuto meno. Quello che bisognerebbe far capire è che la questione non è normativa, ma di salute. Vaccinare i propri figli significa prendersi cura di loro, a volte anche salvare loro la vita e un calo delle coperure così marcato è davvero preoccupante”.
 
E per questo il segretario provinciale Fimp ha attivato tutta la rete dei pediatri partenopei: “Ho già scritto ai miei colleghi per rafforzare la nostra attività, fortunatamente abbiamo un anagrafe che funziona e sappiamo chi non è in regola. Ma è certo che ora che le scuole hanno riaperto, e con la consapevolezza di essere proiettati verso l'autunno, non possiamo ignorare questo crollo. Il nostro dovere è quello di far capire alle mamme e ai papà quanto sia importante procedere in tempi brevi a far vaccinare i bambini contro il morbillo. Non è troppo tardi spero che quanti più genitori possibile si facciano avanti e capiscano l'importanza di questo gesto”.
 
L.F.

11 settembre 2018
© Riproduzione riservata

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